Il Direttore Generale della Juventus, Giuseppe Marotta ha concesso una lunga intervista, affrontando vari argomenti dal campo alla società fino al suo futuro e in quali vesti si vede.

Marotta ha esordito su come la figura di un Agnelli alla presidenza è un valore aggiunto che permette di raggiungere gli obbiettivi prefissati e sinonimo di garanzia in termini di management. La società - ha continuato il dirigente bianconero - viene prima di tutto, ognuno all'interno della società deve essere d'accordo con la linea aziendale. Chi non rispetta questa linea è poco gradito all'interno del nostro nucleo.

Quando parlo di società e dirigenza - prosegue - considero anche l'allenatore che deve essere una persona capace di farsi rispettare ed essere al di sopra dello spogliatoio o non vengono più rispettati i ruoli. Detto questo, Allegri al momento rappresenta un allenatore in linea con il nostro modo di pensare e di vedere.

Higuain

Sul mercato Marotta si è espresso sull'acquisto di Higuain: "Higuain l'abbiamo preso perché si era verificata una disponibilità da parte del Napoli, un'opportunità che abbiamo deciso di cogliere e di sfruttare ma non nascondo che l'operazione è stata facilitata dalla cessione di Pogba al Manchester. Non si può investire ogni anno un colpo da 100 milioni"

Cessioni

Sul capitolo cessioni inevitabili gli argomenti più discussi dell'ultima sessione di mercato e cioè la cessione di Dani Alves e quella di Leonardo Bonucci al Milan che ha scatenato un putiferio.

Su Dani Alves - dice Marotta - è stato improvviso, come un fulmine a ciel sereno. Prima c'era stata l'offerta del Manchester City poi ha scelto il PSG. C'è stato un momento di tensione in cui ho fatto prevalere il rispetto del giocatore nei nostri confronti intesi come società. Su Bonucci invece - prosegue - la cessione per quanto possa aver fatto discutere è stata un cessione presa con coscienza anche perché avevamo notato un po' di insofferenza e di insoddisfazione da parte sua e noi non tratteniamo giocatori controvoglia.

Mi permetto di ribadire che la causa della cessione non è in alcun modo possibile ricollegabile a qualche astio con l'allenatore.

Dybala

Paulo non ha avuto il tempo di vivere il suo momento da talento. È diventato subito un campione e quando non fa prestazioni all'altezza lo si critica. Noi gli siamo vicini e lo supportiamo.

Colpi, Futuro e Champions League

Sulla Champions League, la Juventus ha sempre il diritto di provare a vincerla ad ogni costo. E lo faremo anche quest'anno. Su i colpi professionali che mi hanno dato più soddisfazione, sicuramente quello di Casiraghi venduto alla Juventus di Boniperti, Cassano dal Real alla Sampdoria ma quello che mi ha soddisfatto maggiormente sicuramente l'operazione di Pogba dal Manchester alla Juventus. Sul mio futuro - prosegue - ora mi vedo alla Juventus, c'è ancora del lavoro da fare. Nel momento in cui volessi smettere non mi vedo in nessun altro club. Mi vedo più in un ruolo in Federazione