Le voci di mercato intorno al centravanti argentino dell'Inter, Mauro Icardi, non sembrano placarsi. Maurito è sicuramente tra i cinque attaccanti più forti al mondo e anche in questa stagione sta sorprendendo tutti con il suo rendimento, con diciassette reti segnate in diciotto partite e con l'unica partita sottotono giocata sabato scorso contro il Sassuolo, con un rigore fallito che alla fine è stato decisivo per la sconfitta dell'undici di Luciano Spalletti.

Nelle settimane scorse si è parlato del forte interessamento del Real Madrid, con i quotidiani spagnoli che hanno parlato anche di un possibile assalto a gennaio dei Blancos, pronti a mettere sul piatto centotrenta milioni di euro, ma la trattativa è stata smentita da più parti e, anzi, l'attaccante argentino avrebbe iniziato i dialoghi per il rinnovo di contratto.

Icardi ha rinnovato il contratto la scorsa stagione, andando a percepire cinque milioni di euro più bonus e con una clausola rescissoria valida solo per l'estero e che può essere esercitata solo nella sessione estiva di mercato fino a metà luglio e che ammonta a centodieci milioni di euro. Nel nuovo contratto l'ingaggio potrebbe salire a sette milioni di euro più bonus, mentre è da decidere la clausola rescissoria che, molto probabilmente, non sarà eliminata ma aumentata a centocinquanta milioni di euro.

Trasferimento rifiutato

Una trattativa concreta per il trasferimento di Icardi, però, c'è stata ma non ha riguardato il Real Madrid. Il giocatore, infatti, è stato cercato dal tecnico del Guangzhou Evergrande, Fabio Cannavaro, che ha svelato come l'argentino abbia rifiutato il trasferimento, entrando nei dettagli della trattativa ai microfoni de Il Mattino.

Queste le sue parole:

Trasferimento rifiutato: "Molti giocatori vorrebbero venire a giocare in Cina tanto che mi hanno offerto di tutto e di più e molti giocano nel massimo campionato italiano. L'unico a rifiutare il trasferimento è stato Mauro Icardi, che mi ha detto che all'Inter sta bene, vuole restare a Milano visto che il progetto di Suning gli piace".

Il tecnico più vicino: "Il tecnico che sento più vicino al mio modo di fare e di pensare è sicuramente Luciano Spalletti, anche perchè è quello che ho studiato maggiormente. Nel suo modo di giocare non ci sono schemi fissi e giocate predefinite, lascia molto spazio alla fantasia del giocatore: gli da quelle due tre indicazioni importanti per poi lasciare fare a lui".