Denis Tonucci e Leandro Greco: due calciatori con un percorso comune, in quanto giunti dal Bari al Foggia allenato di mister Giovanni Stroppa durante il calciomercato condotto dal Direttore Sportivo Luca Nember, divenendo da subito perni fondamentali per i rossoneri.
Denis Tonucci
Difensore centrale classe 1988, Denis Tonucci era giunto al Bari il 7 luglio 2015 ed aveva vestito la maglia dei "Galletti" in 62 occasioni, mettendo a segno anche 2 reti, messe a segno in Ascoli-Bari 1-1 del 24 dicembre 2016 e Bari-Cesena 3-0 del 26 agosto 2017. Lo scorso 29 dicembre, l'allenatore dei biancorossi Fabio Grosso gli preferisce il fuori lista Modibo Diakité, costringendo per altro la sua società a dover sborsare diecimila euro di multa.
Tonucci accetta quindi l'offerta del Foggia: "Il progetto è stato fondamentale per la mia scelta ed i tifosi foggiani mi stanno sorprendendo con gesti di affetto incredibili. Sono cose che da altre parti non si vedono e che mi stanno facendo sentire un giocatore vero". Ma i complimenti a Tonucci non arrivano solo dai tifosi, ma anche dal suo nuovo allenatore Giovanni Stroppa: "Lui (Tonucci, ndr) ha portato della sana 'ignoranza' che ha aiutato, trasmettendo ai compagni di reparto anche una maggiore capacità di marcatura e una maniera più cattiva di vivere la partita".
Leandro Greco
Regista di centrocampo nato nel 1986, Leandro Greco aveva invece raggiunto Bari il 31 gennaio del 2017, raccogliendo fino al seguente giugno 8 presenze con i biancorossi.
Anche lui però, con l'arrivo di Grosso sulla panchina, non ha trovato spazio nei biancorossi, terminando addirittura fuori lista. Nember fiuta l'occasione, acquisisce a titolo temporaneo le sue prestazione sportive, e mister Stroppa decide di buttarlo subito nella mischia: il centrocampista nato a Roma viene schierato sempre titolare nel corso delle cinque partite del girone di ritorno del campionato di Serie B ConTe.it finora disputate, seppur venendo sostituito in quattro occasioni prima del fischio finale del match, raccogliendo di fatto 378 minuti in campo.
L'allenatore lo definisce "un giocatore importantissimo per le dinamiche di gioco" e spiega il suo utilizzo costante dal primo minuto come propedeutico per far trovare quanto prima la forma ottimale al numero 7. Eppure Greco aveva addirittura pensato di lasciare il calcio prima della chiamata del Foggia, così come raccontato dallo stesso calciatore nella conferenza stampa tenuta ieri pomeriggio allo stadio "Zaccheria": "Devo dire grazie alla mia famiglia se sono ancora un giocatore. Voglio dimostrare che ci sono e decidere io il mio futuro. Ringrazio i compagni, Stroppa, Nember e tutto lo staff del Foggia per come sono stato accolto, non avrei potuto chiedere di meglio".