Il Milan esce da Udine con un punto. A riassumere le cose nel migliore dei modi è stato il tecnico Gattuso. A fine partita l'allenatore calabrese ha sottolineato che non perdere contro una squadra in forma come i friulani sarebbe stato un dato che, in altra situazione, si poteva salutare se non con soddisfazione almeno con tranquillità.
A far sembrare, invece, una mezza sconfitta il risultato maturato in Friuli sono le circostanze. Il Milan ha necessità di risalire la classifica e non può permettersi alcun tipo di incidente di percorso. Non va però demonizzato troppo quanto è avvenuto, per non sminuire quello che sembra essere un entusiasmo che si sta ritrovando.
Milan: i problemi restano
Il Milan anche ad Udine continua a non avere trovato il bandolo della matassa relativamente alla scarsa prolificità degli attaccanti. Ad oggi l'unica nota positiva del reparto offensivo resta il giovane Cutrone che però non può avere ancora la statura per sostenere da solo il peso offensivo di una squadra come quella rossonera. Anche contro i bianconeri Andrè Silva non è riuscito a trovare la via del gol, evidenziando l'incapacità di sbloccarsi in campionato che prosegue dall'inizio della stagione. E l'innesto di Kalinic a partita in corso non ha cambiato le cose. La sensazione ,per certi versi, è che i due attaccanti principali della squadra rossonera non abbiano ancora acquisito la stessa cattiveria che è emersa nel resto del gruppo dall'avvento di Gattuso in poi.
E fa abbastanza effetto il fatto che il miglior marcatore della squadra sia Suso, un giocatore che continua a regalare magie e che svetta tra i bomber milanisti con le sue sei realizzazioni. Ma oltre per le prodezze in campo lo spagnolo si è fatto notare anche per delle dichiarazioni che segnano un netto punto di rottura e di dissenso verso il passato.
Critiche velate, ma comunque vibranti, nei confronti di ciò che avveniva nella precedente gestione tecnica.
Milan: le parole di Suso
Il Milan non è la prima volta che propone dei protagonisti che lanciano delle bordate nei confronti del passato, l'ultima volta era toccata a Bonucci. Stavolta è Suso a sottolineare il fatto che i metodi di allenamento e di preparazione alle partite siano cambiati radicalmente in un modo tale che lui preferisce sensibilmente.
Lo spagnolo ha addirittura detto di rivedere nelle metodologie di Gattuso quello che aveva potuto apprezzare in Gasperini. Ciò però che ancora una volta fa notizia è il fatto che in passato la squadra avesse perso fiducia nel precedente corso.