Altro lutto nel mondo del calcio. Dopo la morte di Davide Astori avvenuta il 4 marzo, a ridosso della Pasqua è arrivata la notizia dell'addio a Emiliano mondonico, deceduto a Milano a causa del riacutizzarsi del sarcoma che lo affliggeva da sette anni. A salutarlo è stata la figlia Clara nel profilo Facebook dell'ex allenatore.

Chi era Emiliano Mondonico, l'uomo della 'sedia alzata'?

Emiliano Mondonico nacque a Rivolta d'Adda, in provincia di Cremona, il 9 marzo del 1947. Sin da giovane si appassionò al mondo del calcio e giocò in una squadra dilettantistica locale, la Rivoltana; Nel 1966 venne ingaggiato dalla Cremonese (fino al 1968), col quale collezionò 19 reti in 48 partite (tra Serie D e Serie C).

L'anno dopo salì di categoria, andando a giocare con il Torino in Serie A. Fino al 1970 militò nel club granata collezionando 2 soli gol in 14 partite. Dopo le avventure a Monza ed a Bergamo (con l'Atalanta), ritorno alla Cremonese, con cui giocò dal 1972 al 1979 (69 gol in 178 partite tra Serie B e Serie C).

Esordì come allenatore nel 1979 nelle giovanili della squadra di Cremona fino al 1982 per poi essere promosso in prima squadra, col quale ottiene una promozione in Serie A ed un'immediata retrocessione in Serie B nell'anno successivo.

Dopo il Como, Mondonico allenò l'Atalanta (1987/1988), allora militante in cadetteria; ottenne la promozione in Serie A e si qualificò per la Coppa delle Coppe, perdendo in semifinale contro la squadra belga del Mechelen, poi vincitore della competizione europea.

Ebbe successo anche sulla panchina del Torino, a partire dalla stagione 1990/1991, chiudendo quinto in classifica (e vincendo la Coppa Mitropa contro il Pisa ai tempi supplementari). Il momento clou della prima avventura torinese arrivò due anni dopo con la finale di Coppa UEFA persa contro l'Ajax.

Nel ritorno ad Amsterdam ci fu un momento che rimane e rimarrà memorabile negli appassionati di calcio poichè Emiliano Mondonico, in segno di protesta per un rigore negato al Torino, sollevò in aria la sedia della panchina.

Fu squalificato per una giornata. In quella stagione vinse la Coppa Italia contro la Roma.

In pochi anni, grazie alla sua tattica, riportò in Serie A nuovamente l'Atalanta (1994/1995), il Torino (1998/1999) e la Fiorentina (2003/2004), arrivando a quota 5 promozioni in Serie A nella sua carriera da allenatore. Prese un periodo di pausa, durata due anni, partecipando a varie trasmissioni di carattere sportivo.

Il 29 gennaio del 2006 ritornò ad allenare, questa volta all'Albinoleffe, allora militante in Serie B, nel quale concluse la stagione al decimo posto. Dopo due anni alla Cremonese, ritornò al club celeste dal 2009 al 2011, quando lasciò il club a causa delle cure relative alla malattia.

Nel giugno del 2012 subentrò ad Attilio Tesser sulla panchina del Novara, in Serie A. Da ricordare la vittoria a San Siro contro l'Inter grazie ad un bellissimo gol di Andrea Caracciolo, attualmente capitano del Brescia. L'ultima squadra allenata da Mondonico fu l'Equipe Lombardia, una rappresentativa di giocatori svincolati.

Dal 2012 fino al 2018 è stato opinionista a "Domenica Sportiva" e "Sabato Sprint". Fu poi presente a programmi sugli Europei francesi del 2016 e ospite in trasmissioni sportive su Telenova, un canale lombardo e commentò alcune partite pomeridiane dell'Atalanta in "Quelli che il Calcio" su Rai 2.