Hanno fatto rumore le dimissioni del direttore dell'area tecnica di Suning, Walter Sabatini, che ha dunque lasciato anche il suo incarico all'Inter a meno di un anno dal suo insediamento. Un'avventura non indimenticabile ma che ha portato comunque a Milano un grandissimo colpo come Milan Skriniar che, acquistato per quindici milioni di euro più il cartellino di Gianluca Caprari, ora ha visto il suo valore più che raddoppiato.

Sul centrale slovacco c'è il forte pressing dei grandi club europei, con il Manchester City che ha già fatto una prima offerta da quasi settanta milioni di euro a gennaio, prontamente respinta dall'Inter che vuole blindare il giocatore con un cospicuo rinnovo la prossima estate.

Buono anche l'acquisto del centrocampista uruguaiano, Matìas Vecino, che, nonostante una lieve flessione nell'ultimo periodo, non ha visto il suo valore ridimensionato rispetto all'investimento da venticinque milioni di euro fatto l'estate scorsa. Male, invece, almeno fino a questo momento, l'esperienza di Dalbert Henrique, su cui è stato fatto un investimento da venti milioni di euro per acquistarlo dal Nizza, e che fino ad ora non è stato ripagato visto che il giocatore è finito in pianta stabile in panchina.

I motivi dell'addio di Sabatini

Sono vari i motivi che hanno portato Walter Sabatini a rassegnare le dimissioni prima della scadenza naturale del suo contratto, che sarebbe scaduto a dicembre.

Tra questi ci sono anche le ultime sessioni di mercato dell'Inter e il progetto della prossima. Il direttore sportivo, Piero Ausilio ha già concluso tre colpi: Lautaro Martinez, Stefan De Vrij e Kwadwo, con il primo che arriverà per poco più di venti milioni di euro e con gli ultimi due che arriveranno a parametro zero essendo in scadenza di contratto rispettivamente con Lazio e Juventus.

Bloccati, invece, tre colpi voluti fortemente da Sabatini, come svelato dal noto giornalista, Ivan Zazzaroni, che sul proprio profilo twitter ha parlato dell'addio ai nerazzurri dell'ex direttore sportivo della Roma:

"L'Inter di adesso ha concluso i colpi Lautaro Martinez, Stefan De Vrij e Kwadwo Asamoah e si tratta di operazioni sviluppate e concluse dal direttore sportivo, Piero Ausilio.

Sabatini ci ha provato in ogni modo a portare a Milano Arturo Vidal, Emre Mor e Javier Pastore incontrando ostacoli e blocchi burocratici. La sua uscita è stata da vero professionista. Lui considera Zhang come Pallotta".