Non è riuscito a vincere la partita più importante, quella della vita, ci ha messo come al solito tutto se stesso, provando a lottare con tutte le sue forze. Il "Mondo" cosi veniva chiamato dai suoi colleghi ed estimatori era una persona altruista, indomabile e mai banale. Da giocatore si era fatto squalificare volontariamente per non perdere il concerto dei Rolling Stones al Palalido di Milano. Ma era anche amante dei Beatles e avrebbe voluto con tutto il cuore seguire la sua Atalanta nella trasferta vittoriosa a Liverpool contro l'Everton.

Lo si ricorda nella finale di Coppa Uefa con il Toro ad Amsterdam alzare una sedia protestando contro l'arbitro che a suo dire stava conducendo la partita a senso unico.

Nell'immaginario collettivo dei suoi fan questo gesto è diventato il simbolo di chi non sopporta le ingiustizie. Un personaggio molto amato era il Mondo tanto che a Firenze gli hanno dedicato pure una via.

Lotta contro la "Bestia"

Avevamo già saputo del suo male e che era riuscito a sconfiggerlo, ma non definitivamente. Le sue parole di qualche mese fa furono: "ci sono 30 possibilità su 100 che la bestia ritorni" e cosi purtroppo è stato e dopo molti interventi con asportazioni di masse tumorali ci ha lasciato all'età di 71 anni.

La carriera e l'indimenticabile notte di Malines

Emiliano mondonico nativo di Rivolta D'Adda (Cremona), per diversi anni ha giocato e allenato nei campi di provincia.

Cremonese, Torino, Monza, Atalanta le mete da calciatore. Mentre da allenatore si ricorda la storica promozione con la Cremonese in serie A dopo 54 anni

Nel '98 stessa sorte toccò all'Atalanta che nello stesso anno anche se militante in cadetteria fu guidata fino alle semifinali contro il Malines in Coppa delle Coppe. La partita a Bergamo persa per 2-1 rimarrà per sempre nella mente dei tifosi bergamaschi, come una finale sfiorata.

Poi gli anni al Toro con la già citata finale con l'Ajax, il ritorno a Bergamo, e ancora Napoli, Cosenza, Fiorentina, Albinoleffe, Cremonese e poi Novara. Nel 2012 lascia il calcio professionista per lottare contro la "Bestia". La sua passione comunque rimane sempre accesa e diventa testimonial del Csi dei suoi valori sportivi fatti di onestà e educazione, allena i giovani dei Rivolta, e le squadre di ex tossicodipendenti ed ex alcolisti.

Lo abbiamo anche ascoltato nella veste di opinionista televisivo, commentare il calcio sempre con passione ed abnegazione. Grazie di tutto Mondo, persona leale e mai banale, mancherai a tutto il mondo del calcio e non solo.