Emiliano mondonico nacque il 9 marzo 1947 a Rivolta d'Adda, un piccolo paesino di poco più di 8 mila abitanti nella provincia cremonese, da genitori proprietari di una trattoria sulle sponde del fiume Adda.
L'inizio e lo sviluppo della sua prima grande passione: calciatore professionista
Fin dalla giovane età, il piccolo Emiliano si appassionò al mondo del calcio, grazie anche alle sue spiccati doti di tecnica e velocità, inizialmente messe in mostra nella squadra dell'oratorio del suo paesino. Il talento del ragazzo non passò inosservato, e nel 1966 la Cremonese gli offrì il suo primo vero contratto da calciatore professionista, facendolo esordire nel campionato di Serie D.
Nel 1968 venne ingaggiato dal Torino per poter competere nella massima divisione del campionato italiano, raggiungendo uno splendido 6° posto in campionato e i quarti di finale della Coppa delle Coppe, manifestazione che oggi non viene più disputata.
Dopo due anni di Serie A con la squadra granata, Mondonico si trasferì al Monza, dove realizzò 7 reti in 23 partite, per poi tornare nella massima serie con l'Atalanta. Concluse la sua carriera da giocatore nella Cremonese, per la quale militò in Serie B e Serie C.
L'inizio della sua seconda passione: allenatore di calcio
Iniziò la carriera da allenatore laddove si era conclusa quella da calciatore professionista, ovvero nella Cremonese, dove inizialmente gli fu affidato il compito di guidare la formazione giovanile, per poi avere le redini e il comando della prima squadra in Serie B nella stagione 1981-1982.
Successivamente venne ingaggiato dall'Atalanta nel 1987, dove ottenne al primo anno una splendida promozione in Serie A, portando i bergamaschi fino alla semifinale di Coppa delle Coppe. Nel 1990-1991 gli venne affidato l'incarico di allenatore del Torino, formazione con la quale ottenne i migliori risultati della sua carriera da allenatore, conquistando un terzo posto nel campionato di Serie A, una finale di Coppa Uefa, e nel 1993 un trionfo in Coppa Italia al termine della sfida vinta ai rigori con la Roma.
Dopo queste esperienze, il tecnico portò un'altra volta in finale di Coppa Italia l'Atalanta. Successivamente allenò anche Napoli, Cosenza, Fiorentina, Albinoleffe e Cremonese. Concluse la propria carriera da tecnico nel 2012 nel Novara, subentrando all'allenatore Tesser, esonerato dopo un brutto inizio di stagione in Serie A.
La sua partita più dura contro la malattia
Emiliano Mondonico decise di interrompere la sua carriera da allenatore nel momento in cui scoprì di essere affetto da un tumore nella zona addominale, per il quale dovette affrontare l'asportazione di una massa tumorale di sei chili, di un rene, di un tratto di colon e di intestino.
Nonostante fosse provato da quella che fu per lui la partita più dura della sua vita, spesso presenziò in televisione con il ruolo di commentatore post-partita.
È scomparso il 29 marzo 2018, lasciando in ognuno di noi un vuoto che difficilmente potrà essere colmato.