L'Inter contro il Napoli ha ottenuto un pareggio che, viste le forze in campo attualmente, può essere salutato con soddisfazione. La squadra non ha mai avuto un gioco brillante, ma pareva aver perso quella solidità difensiva che invece è tornata prepotentemente evidente nella sfida con gli uomini di Sarri.

Non è un qualcosa di cui possono vantarsi tutti l'aver messo la museruola ad una delle migliori fasi offensive d'Europa, ma le dichiarazioni post partita di Luciano Spalletti suggeriscono delle riflessioni su quello che sarà il futuro del tecnico.

Inter: Spalletti non le manda a dire

Quelle dell'allenatore nerazzurro sono state parole forti. Per la prima volta si è udita una lamentela in maniera evidente relativamente al fatto che la squadra non ha un tasso di qualità così elevato. Una frecciata indiretta che va verso la proprietà e chi non batte i pugni sul tavolo affinché si faccia qualcosa per rafforzare sensibilmente la rosa. La coperta è corta in difesa, ma soprattutto a centrocampo il tecnico toscano si sarebbe aspettato qualcosa che avrebbe dato maggiore vigore alle ambizioni del club.

Le dichiarazioni dell'allenatore potrebbero nascere dalla consapevolezza che forse la sua situazione non è poi così salda, alla luce del fatto che si moltiplicano le voci secondo cui in caso di mancata qualificazione alla prossima Champions League potrebbe essere licenziato, nonostante un contratto biennale e un progetto che è stato annunciato a lungo termine.

E come spesso accade nel calcio i risultati accorciano la memoria, tenuto conto che lo strepitoso avvio di stagione dei nerazzurri aveva messo in secondo piano il fatto che, in un certo senso, Spalletti era stato una seconda scelta dopo che Antonio Conte aveva preferito prolungare la sua avventura in Premier League con il Chelsea.

Inter: cosa accade adesso?

In casa Inter gli scenari, a questo punto, sembrano abbastanza chiari: se Spalletti dovesse ritrovare risultati importanti nel finale di stagione e conquistare almeno il quarto posto la sua posizione difficilmente sarebbe a rischio. A meno che le uscite degli ultimi tempi, fin troppo chiare, non indurranno proprietà e a dirigenza a fare un passo indietro rispetto alla voglia di puntare sull'allenatore di Certaldo. Ancora qualche settimana e tutto potrebbe davvero diventare più chiaro, anche con esiti molto diversi da quelli che si sarebbero immaginati fino a pochi mesi fa.