Grandissima impresa di questa Juve, che dopo aver sofferto non poco per buona parte del primo tempo e inizio del secondo, ribalta completamente la situazione a completo vantaggio degli Spurs nel giro di soli tre minuti e si aggiudica così i quarti di Champions.

Inizia male, si mette peggio

Sin dall'inizio la Signora inizia non proprio in maniera brillante complice anche l'atteggiamento fin da subito aggressivo dei londinesi che fanno capire fin da subito che non hanno alcuna intenzione di snaturare il loro gioco è di proporre un gioco offensivo e d'attacco.

La Juve contiene le scorribande avversarie nel migliore dei modi difendendosi e sapendo soffrire di esperienza e ogni tanto si fa vedere con qualche ripartenza. Ma la storia si complica e non poco quando la Juve vede negarsi un rigore in maniera lampante su Douglas Costa. Le immagini parlano chiaro e senza assistenza del VAR la squadra vede negarsi un potenziale occasione da rete e potenziale vantaggio nonostante un fallo evidentissimo sul brasiliano. Clamoroso l'errore del direttore di gara, ma soprattutto dell'assistente di bordo campo, che essendo li davanti non segnala niente.

Il Tottenham continua col suo pressing asfissiante, come da copione, schiacciando gli ospiti nella propria area quando a un certo punto su rimpallo Buffon non può nulla contro il tap in vincente di Son.

La Juve continua a soffrire tenendo duro contro un avversario molto tosto soprattutto fisicamente ma anche dal punto di vista psicologico.

Uno-due vincente di Higuain Dybala e la situazione si ribalta

Douglas Costa encomiabile per tutti novanta minuti, ma da quando Allegri mette in campo Lichtstainer la situazione in campo cambia completamente: le sue sgroppate sulla fascia si fanno sentire sin da subito e da una di questa (proprio la prima) nasce il gol del pareggio di Higuain.

1-1 e il gol del numero 9 argentino riapre la partita e rimette in gioco i bianconeri.

La qualità agonistica e l'esperienza dello svizzero continua a farsi sentire; e nel giro di pochi minuti su assist del solito Higuain colpisce per la seconda volta Paulo Dybala con estrema freddezza con un bellissimo gol, il suo primo stagionale in questa edizione del torneo.

Finale abbastanza sofferto ma alla fine passa la Juve

Il Tottenham stordito da questo uno due micidiale sembra un po' rallentare la sua morsa. Anche Pochettino spiazzato che parla da solo a bordo campo e medita possibili cambi. Sul finale in particolare entra una vecchia conoscenza: l'argentino Erik Lamela e da lì la partita sembra riaccendere e tornare più vivace. Degne di grande menzione e da segnalare sono comunque il tiro da fuori area di Son, un quasi autogol di Chiellini e il palo di Kane dopo uno stacco portentoso in area.

La partita sembra interminabile come interminabili sembrano i 3 minuti extra time concessi. Ma alla fine arriva il triplice fischio che regala un' altra storica impresa alla Juventus e al calcio italiano. E i tifosi bianconeri gongolano di gioia...

I dati positivi del match e dei giocatori bianconeri

Come già detto prima Dybala si sblocca, ma cosa ancora più importante è Higuain, che fino ad adesso non era mai stato decisivo in incontri ad eliminazione diretta. Quest'anno, in maniera del tutto inedita, il bomber argentino si è smentito: due gol nel match di andata, uno nel match di ritorno condito con tanto di assist per il compagno Dybala. Ma cosa ancor più interessante è la reazione della squadra anche e soprattutto dal punto di vista psicologico in una situazione di enorme difficoltà e riuscita ad emergere in maniera decisiva in una quasi finale Ed e essendo un piede e mezzo fuori. Chiellini a fine gara parla di maggiore esperienza acquisita rispetto agli anni passati, Allegri aveva predetto alla vigilia che sarebbe andato avanti chi sarebbe stato più cinico e così è stato.

Ma le 'vere' grandi squadre si vedono anche da questo, dal non mancare nei grandi appuntamenti, quelli che contano insomma.

Negli ultimi due match i dati parlano chiaro a favore della squadra bianconera di Torino: tre tiri in porta, tre gol segnati. E chissà, che questa straordinaria vittoria di Wembley (cosa abbastanza rara nella storia del calcio italiano), nel tempio del calcio, non sia un buon viatico per finale di stagione scoppiettante e da un esito differente rispetto agli anni passati.