Dopo lo 0-1 ottenuto all'andata in casa dell'Atalanta i bianconeri si ripetono bissando il risultato, decisivo il rigore trasformato da Miralem Pjanic a quindici minuti dal termine. C'è soddisfazione per la qualificazione in finale, anche se la prestazione non è stata delle migliori con gli orobici che hanno sfiorato più volte la rete del vantaggio.

Per Allegri quarta finale consecutiva di Coppa Italia

La Juventus conferma il suo legame con la Coppa Italia conquistando la quarta finale consecutiva, dopo una gara entusiasmante e ricca di colpi di scena contro l'Atalanta di Gasperini.

Partita finita 1-0 per la Juventus nonostante le numerose occasioni da una parte e dell'altra, con i bergamaschi che recriminano per un clamoroso palo colpito nella ripresa da Gomez sul risultato di 0-0. Allegri schiera al centro dell'attacco Mandzukic per via dell'assenza per infortunio del pipita Higuain, mentre a centrocampo trova spazio dal primo minuto Marchisio al posto di Khedira. Nell'Atalanta invece formazione tipo con le uniche variazioni in attacco per via della rinuncia di Gasperini alle due punte centrali Petagna e Cornelius, schierando un attacco tutto tecnica e imprevedibilità composto dai due pezzi da novanta Ilicic e Gomez. Nella prima frazione di gioco il pallino è rimasto in mano agli orobici che hanno dominato e schiacciato i bianconeri nella propria metà campo, con gli uomini di Allegri che sono apparsi in grande difficoltà nel contenere gli attacchi nerazzurri.

Nella ripresa partita molto più equilibrata anche se è stata l'Atalanta a sfiorare il colpaccio con il palo clamoroso di Gomez, che dopo un uscita avventata di Buffon fuori area fa partire un sinistro chirurgico che purtroppo si stampa sul montante. La Juventus ha avuto qualche buona occasione in ripartenza grazie alle accelerazioni di Douglas Costa che hanno spezzato in due la difesa avversaria, anche se è apparsa ancora una volta in difficoltà nel tenere la concentrazione per tutti i 90 minuti.

Settimana prossima ci sarà il ritorno a Londra contro il Tottenham e servirà ben altra Juventus per poter sperare di superare il turno che significherebbe quarti di finale di Champions. Incoraggianti gli ultimi minuti giocati da Dybala che nonostante la lunga assenza sembra in palla, dai suoi piedi passano molte possibilità di qualificazione per la squadra di Allegri che potrà così usufruire di un arma in più il prossimo 7 marzo.

L'Atalanta esce a testa alta e dimostra ancora una volta la sua forza

In pochi giorni la squadra di Gasperini è stata eliminata sia dall'Europa League che dalla Coppa Italia, dimostrando comunque di poterci stare a questi livelli grazie alla continua crescita dell'ultimo anno e mezzo. Se per l'Europa League rimane il rammarico di aver subito due reti negli ultimi minuti tra andata e ritorno, per la Coppa Italia il discorso è diverso per via della doppia sconfitta di misura subita tra andata e ritorno. Nella gara di andata la Juventus aveva ampiamente meritato il vantaggio dopo una prima mezzora dominata sotto tutti i punti di vista, nel ritorno invece la musica è cambiata con l'Atalanta che ha giocato meglio degli avversari non sfruttando però la grande mole di gioco creata.

Ci si è messa pure la sfortuna sull'episodio di Gomez che sicuramente avrebbe cambiato la gara, ma ciò che vien fuori da queste due gare è la consapevolezza di aver raggiunto una dimensione importante. Grande merito a mister Gasperini che ha saputo costruire una squadra quadrata e piena di giovani, che grazie al mister piemontese continuano ad avere la possibilità di crescere e giocare con una certa continuità.