A volte il confine tra essere idolo di una tifoseria e diventare l'avversario più odiato per i rivali è molto sottile. Molto spesso sono i diretti interessati a schierarsi apertamente in questa posizione o almeno provano a farlo. Anche se sono passati tanti anni da quando andavano in campo ed oggi hanno come principale legame quello di partecipare a salotti televisivi che mirano a celebrare le loro gesta ormai lontane nel tempo di calciatori.

E' sempre Milan - Inter

Nel corso degli anni la rivalità cittadina di Milano si è un po' intiepidita sul piano dei rapporti tra le tifoserie.

Merito di un rapporto maturo tra le due curve che, pur mantenendo acceso il tono degli sfottò, non si sono mai più rese protagoniste di episodi incresciosi che varcassero i confini della sportività. Resta però il duro confronto per la leadership di Milano, per il momento città ai margini del top del calcio europeo ed italiano Valeva invece tantissimo quando in campo ci andava Nicola Berti che ha preso parte a sfide infuocate tra rossoneri e nerazzurri e ancora oggi non sembra aver rimosso quanto alta fosse la posta in palio e quanto ancora oggi senta forte la rivalità nei confronti del Milan.

D'altra parte aver giocato dieci anni con la casacca nerazzurra non si rimuovono facilmente, a maggior ragione se sono condite da uno scudetto, un paio di Coppe Uefa e una Supercoppa Italiana.

Per certi versi si è trattato di un calciatore "iconico" per la sua epoca e non a caso ancora oggi resta un fenomeno mediatico attuale, come dimostra l'invito avuto da un programma di successo di Sky "E poi c'è Cattelan".

Le parole di Berti

Berti, secondo quanto riporta il Giornale, nel corso della sua intervista ha rivelato un anedotto, relativo al fatto che neanche aver preso 3 gol in soli quindici minuti in una gara di Coppa Italia ha scalfito il suo dna nerazzurro."Meglio sconfitti che milanisti" la sua frase cult che lo stesso giocatore ha confermato di aver pronunciato al termine della sfida.Tra l'altro Berti ha posto l'accento sul fatto che quelli di oggi siano derby lontani anni luce dal clima di un tempo.

Oggi ha evidenziato che quasi si entra mano per mano, mentre lui nel riscaldamento tirava palloneate verso i muri delle palestre di San Siro dove si allenavano i milanisti. E addirittura l'ex nerazzurro ha fatto sapere se che se incontrava Maldini al ristorante non entrava e viceversa, non perchè avesse qualcosa contro di lui ma perchè funzionava così. Berti, tra il serio ed il faceto, ha invece sottolineato come in Nazionale fosse spesso in camera con Baresi.