Mentre Suning perde i pezzi - via Fabio Capello e Walter Sabatini, all'Inter è tempo di autentica rivoluzione dirigenziale. Con l'addio del secondo, si apre addirittura la possibilità che torni Marco Branca, dirigente nerazzurro dal 2002 al 2014, sotto la gestione di Massimo Moratti. All'inizio come capo degli osservatori, poi come direttore sportivo dell'Inter che conquistò il Triplete.
'Corriere della Sera' e 'Gazzetta dello Sport' fanno sapere che proprio il petroliere, ex numero uno dell'Inter, avrebbe fatto il nome di Branca ai proprietari cinesi di Suning.
Da non trascurare il fatto che Branca ha già lavorato fianco a fianco con Piero Ausilio, attualmente l'uomo più influente in casa Inter (come dimostrano anche gli arrivi low cost di De Vrji, Martinez e Asamoah). Ausilio, proprio dopo i saluti dell'ex attaccante, è diventato direttore sportivo della squadra milanese.
Branca, che ruolo?
Se Marco Branca tornasse davvero a casa Inter, che ruolo andrebbe a ricoprire? Ancora non si sa. Secondo il 'Corriere della Sera', però, non sarebbe l'unica new entry nei quadri dirigenziali interisti. Potrebbe arrivare anche l'ex amministratore delegato del Bologna, Claudio Fenucci, già entrato nei radar della proprietà cinese Suning poco dopo l'insediamento.
Ausilio, incurante delle voci, continua nel suo lavoro.
Se i tre acquisti sono praticamente fatti, si lavora per riscattare Cancelo (servono 35 milioni) dal Valencia. Anche se proprio il problema soldi è alla base dell'addio di Sabatini, che aveva in mano Pastore e Ramires a gennaio, che avrebbe potuto mettere le mani pure su Nainggolan, ma è stato bloccato da Suning (dal Partito Comunista Cinese, più precisamente) e dal Fair Play Finanziario.
E ora? Si tratta comunque di investire, anche se Ausilio pare scovare i parametri zero con una certa facilità, quasi come un cane trova i tartufi.
Se arrivasse anche Branca, i due potrebbero ripercorrere le tappe dell'Inter vincente prima di Mancini e poi di Mourinho? Oppure Branca potrebbe assumere un altro ruolo? E Fenucci, farebbe l'ad?
La rivoluzione spiazza la tifoseria nerazzurra, che crede nella qualificazione alla prossima Champions League, ma che teme che la confusione possa riportare la squadra di Luciano Spalletti indietro di qualche settimana. Servirebbe una posizione chiara da parte di Suning che, però, appare in realtà molto lontana dalle vicende nerazzurre. Con il derby con il Milan che incombe.