E' il giorno di Inter-Juventus, il derby d'Italia, la partita delle partite per certi aspetti, quelli legati alle appassionanti sfide del passato, quasi sempre in chiave scudetto. Quella di stasera - fischio d'inizio alle 20,45 - è, comunque, una gara di fondamentale importanza per la lotta al vertice, perché i bianconeri di Massimiliano Allegri non possono concedersi neppure un mezzo passo falso contro i nerazzurri di Luciano Spalletti. A un punto dai primi della classe, infatti, ci sono gli azzurri di Maurizio Sarri pronti al sorpasso. Insomma, un finale incandescente come non accadeva da tempo in Serie A.

Così Inter-Juventus resta non solo un affascinante confronto fra due realtà che hanno fatto la storia del calcio italiano, ma una tappa obbligata per Buffon e compagni nel cammino che porta al titolo di campioni d'Italia 2017-18.

Le probabili formazioni

INTER (4-2-3-1): 1 Samir Handanovic; 7 Joao Cancelo, 37 Milan Skriniar, 25 Miranda, 33 Danilo D'Ambrosio; 20 Borja Valero, 77 Marcelo Brozovic; 17 Yann Karamoh, 8 Rafinha, 44 Ivan Perisic; 9 Mauro Icardi.

JUVENTUS (4-3-3) : 1 Gianluigi Buffon; 22 Kwadwo Asamoah, 21 Benedikt Hoewedes, 4 Medhi Benatia, 26 Stephan Lichtsteiner; 14 Blaise Matuidi, 5 Miralem Pjanic, 6 Sami Khedira; 17 Mario Mandzukic, 9 Gonzalo Higuain, 11 Douglas Costa.

Arbitro: Daniele Orsato.

I precedenti

Inter e Juventus si sono incontrate 278 volte, amichevoli comprese. Le vittorie juventine sono state 120, i pareggi 72. Il conto dei gol pende dalla parte della squadra piemontese: 393 contro 352. In Serie A sono 169 le partite disputate fino a oggi: 80 i successi della Juve, 43 i pareggi. La prima volta risale al 14 novembre 1909, campionato di Prima categoria, si chiamava così la massima serie in quel tempo: Juventus-Inter 2-0, doppietta di Borel, in gol al 20' e al 60'.

Gli interisti ricordano con grande soddisfazione il 4-0 a San Siro, datato 11 novembre 1979. La formazione dell'Inter di Eugenio Bersellini: Bordon; Canuti, Baresi; Pasinato, Mozzini, Bini; Caso, Oriali, Altobelli, Beccalossi, Muraro. Nella ripresa, al 46', Pancheri per Canuti. La Juventus di Giovanni Trapattoni rispondeva con Zoff; Cuccureddu, Gentile; Furino, Brio, Scirea; Causio, Tardelli, Fanna, Verza, Marocchino.

Nel secondo tempo, al 63', Virdis per Furino. I marcatori: 48' rigore, 50' e 79' Altobelli, 74' Muraro. Stesso risultato nella stagione 1984-85: doppietta di Rumenigge, altri gol di Ferri e Collovati. I tifosi della Juve, invece, non dimenticano l'1-3 a favore della squadra del cuore il 26 aprile 1992, in casa interista. Gol bianconeri di Baggio, doppietta, e Schillaci, per l'Inter a segno Fontolan.

La trentacinquesima giornata

Il primo match della trentacinquesima giornata è Roma-Chievo, alle 18. I giallorossi vogliono il successo per staccare la Lazio, con la quale condividono il terzo posto, impegnata nel posticipo serale della domenica sul campo del Torino. Domani, alle 12,30, Crotone-Sassuolo, con i padroni di casa a caccia dell'intera posta in palio per allontanarsi dal terzultimo posto, che conduce direttamente in Serie B.

Alle 15 Atalanta-Genoa: i bergamaschi sono chiamati al sedicesimo acuto stagionale per consolidare il sesto posto. Alla stessa ora anche Benevento-Udinese, con i friulani decisi a interrompere la serie nera che dura da undici turni; Bologna-Milan, per i rossoneri l'imperativo è vincere per non perdere terreno dalla zona Europa; Verona-Spal, quasi uno spareggio per evitare la Serie B; Sampdoria-Cagliari, con i sardi che devono necessariamente fare punti per tenere a debita distanza le inseguitrici nella corsa verso la salvezza. Alle 18 Fiorentina-Napoli. Per i partenopei conta solo un risultato: portare a casa i tre punti.

La classifica

Juventus al comando della graduatoria con 85 punti, a seguire Napoli 84.

Al terzo posto Roma e Lazio 67. Poi Inter 66, Atalanta 55, Milan 54, Sampdoria e Fiorentina 51, Torino 47, Genoa 41, Bologna 39, Sassuolo 37, Cagliari e Udinese 33, Chievo e Crotone 31. Negli ultimi tre posti, quelli che significano retrocessione, Spal 29, Verona 25 e Benevento 17.