L'Inter ha attraversato un periodo molto difficile tra dicembre e marzo, tanto che, dal primo posto ottenuto dopo la vittoria contro il Chievo Verona il 2 dicembre, i nerazzurri si sono ritrovati in lotta per un posto in Champions League per la prossima stagione.

La squadra di Luciano spalletti, però, da un mese a questa parte sembra aver trovato la quadratura del cerchio e, nelle ultime cinque partite, sono arrivati due pareggi, contro Napoli e Milan, e tre vittorie, contro Benevento, Sampdoria e Verona. Anche i pareggi, però, hanno mostrato un'Inter in salute visto che contro gli azzurri l'occasione più pericolosa l'ha avuta proprio la squadra nerazzurra con il palo di Milan Skriniar, mentre nel derby di Milano c'è stato il dominio dell'Inter, che avrebbe meritato di vincere come ammesso anche dal tecnico rossonero, Gennaro Gattuso.

Un cambio di rotta importante che ha portato la squadra al quarto posto in classifica, a 59 punti, con due punti di vantaggio sulla Lazio quinta e a una lunghezza di distacco dalla Roma terza in classifica.

La svolta

Ma cosa ha portato alla svolta in casa Inter, che è passata dal giocare male e non saper più vincere ad un gioco divertente, in grado di produrre molte occasioni da gol? Anche nel derby contro il Milan, infatti, i nerazzurri hanno avuto tre nitide occasioni da gol, con la rete di Icardi annullata per fuorigioco millimetrico e i due errori clamorosi a porta vuota del centravanti argentino.

C'è un giocatore su tutti che ha cambiato i nerazzurri: il fantasista brasiliano Rafinha Alcantara.

Non è un caso che non appena il giocatore ha cominciato a giocare da titolare fisso la squadra abbia svoltato, sia dal punto di vista dei risultati sia sotto il profilo del gioco espresso. Il giocatore, arrivato in prestito con diritto di riscatto fissato a trentacinque milioni di euro dal Barcellona, non è ancora al cento per cento visto che Luciano Spalletti è sempre costretto a sostituirlo dopo un'ora di gioco ma in quell'ora fa sempre la differenza con un tasso tecnico decisamente al di sopra della media.

Il problema al ginocchio, che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per oltre un anno, è solo un lontano ricorda e ora Rafinha cerca la miglior condizione per poter dare il proprio contributo per tutti i novanta minuti.

Sia con il Napoli che con il Milan, infatti, l'uscita del fantasista brasiliano è coinciso con il calo dell'Inter, che ha cominciato a subire le due squadre.