Una partita surreale, da cardiopalma o semplicemente pazza, in un derby d’Italia dal grande valore per entrambe le squadre. Da un lato la Juventus campione d’Italia intenzionata a raggiungere il settimo scudetto consecutivo, dall’altro un’Inter costretta a vincere per restare in gioco nella corsa Champions. Fuori dal campo cinque diverse tifoserie ad osservare interessate, chi per un motivo chi per l’altro.
E se Juve, Roma (vittoriosa 4-1 contro il Chievo, nell’anticipo della 35’ giornata) e Lazio (ultima a giocare, contro il Torino) hanno gioito del gol di Gonzalo Higuain, al minuto 89, di certo non si può dire lo stesso per Inter e Napoli (rispettivamente a -4 dalla zona Champions e dal primo posto).
Chiunque si sarebbe aspettato una partita mozzafiato e combattuta, tra due grandi club, guidati da due eccellenti allenatori italiani e trascinate a suon di gol dal calcio latino dei connazionali Icardi, Dybala e Higuain, ma nessuno avrebbe mai pronosticato un risultato così strabiliante.
La notte di San Siro
Quella di San Siro è stata veramente una partita pazza, iniziata con la rete dello juventino Douglas Costa (13’) e la successiva espulsione di Vecino (15’) il quale ha lasciato l’Inter in 10 dopo neppure venti minuti. Episodi che avrebbero demoralizzato chiunque, ma non Spalletti e i suoi giocatori, i quali non solo non si arrendono per l’intero primo tempo, ma trovano anche il gol del momentaneo 1-1 ad inizio ripresa, grazie al solito Icardi il quale, su assist di Cancelo, capitalizza un’ottima punizione, conquistata sulla trequarti avversaria, insaccando la palla in rete (52’).
Per tutti sarebbe già un grande risultato ma Spalletti non si accontenta e spinge i suoi a proseguire con le giocati, fino all’autogol del 2-1 di Andrea Barzagli (65).
Eppure, nonostante tutto, la Juve si comporta nuovamente da grande squadra e, come tutte le grandi squadre, non si scompone. Soffre quando c’è da soffrire e si carica quando c’è da caricarsi, così Buffon & co.
non si arrendono e, forti anche della superiorità numerica, danno il via a un assedio finale che vedrà concludersi con un lieto fine ai livelli dei grandi capolavori di Hollywood.
All’87’ l’autogol di Skriniar rende la serata meno amara ai tifosi juventini. Ma non è finita lì, servono altri 90 secondi per far crollare qualsiasi pronostico sulla partita fatto fino a quel momento, quando, su calcio di punizione, all’incornata di Icardi risponde il Pipita, siglando il definitivo 2-3, che vede la Juve proseguire il proprio cammino al primo posto e tutte le altre dietro a guardare.
Un passo importante verso lo scudetto
La Juve è questa, una squadra cinica, forte e vincente capace anche questa volta di ottenere una grande vittoria. "Bisogna fare i complimenti ai ragazzi. È stato un passo importante verso lo scudetto": così Massimiliano Allegri al termine della partita, anche perché come lo stesso afferma "Non era semplice. quando ti giochi un campionato c’è sempre più pressione".
Perciò complimenti a Max e hai suoi giocatori, che in una piacevole notte primaverile, ha reso emozionante una partita che, fino a 5 minuti dal termine, sembrava fosse ormai decisa. Un Inter-Juve così non si ricordava da ben 87 anni.