"Se andrò al Mondiale? Sarò solo io a deciderlo", "Un Mondiale senza me non sarebbe un Mondiale. Ci vado". Queste sono solo alcune delle dichiarazioni che, negli ultimi giorni, il neo giocatore dei Los Angeles Galaxy Zlatan Ibrahimovic ha rilasciato alla stampa. Il commissario tecnico della Svezia, però, la pensa diversamente.

Preferisco altro

Dopo esserci tristemente rassegnati a un Mondiale senza Italia, appare ormai certo che, in Russia, mancherà anche l'eterno campione Zlatan Ibrahimovic. Per l'attaccante svedese, a trentasette anni, sarebbe stata l'ultima occasione di far gioire il suo popolo.

Nonostante il bomber dei Galaxy, nel suo Paese, venga considerato quasi al pari di una divinità, il ct Janne Andersson sembra aver preso la sua decisione definitiva: Ibrahimovic, a giugno, guarderà il Mondiale dal divano di casa sua. Intervistato dalla rivista tedesca Kikcker, infatti, il selezionatore svedese ha dichiarato che, pur rispettando serenamente la decisione di Zlatan di lasciare la Nazionale al termine dell'ultimo Europeo del 2016, ora non accetterebbe un suo eventuale ritorno. Come dichiarato dallo stesso Andersson, portare il trentasettenne al Mondiale rappresenterebbe non solo una vera e propria ingiustizia nei confronti del gruppo svedese attuale, ma anche verso i tanti giovani che, quotidianamente, sognano di prender parte ad una competizione tanto importante quanto prestigiosa.

Insomma, la gestione del ct svedese sembra essere basata su due solidi pilastri: il ringiovanimento e la meritocrazia.

Come la prenderà Zlatan?

Si sa, Zlatan Ibrahimovic non rappresenta certo il massimo dell'umiltà e una decisione del genere lo avrà probabilmente stupito. Lo svedese giramondo, solo qualche giorno fa, durante uno dei più seguiti talk show americani, aveva annunciato con grande sicurezza la sua partecipazione ai Mondiali in Russia, ai quali la sua Svezia ha avuto accesso dopo aver eliminato l'Italia dell'ex ct Giampiero Ventura.

Una certezza che, inevitabilmente, si è dovuta scontrare con il parere contrario di Janne Andersson. Se, senza ombra di dubbio, l'ex attaccante del Manchester United non avrà gradito una simile decisione, il popolo svedese, sulla questione, si è diviso in due fazioni. Da una parte si sono schierati gli eterni ammiratori di Ibrahimovic, convinti che un campione della sua esperienza possa solo portare risultati positivi, mentre dall'altra ci sono tutti coloro che, come il commissario tecnico, non vogliono stravolgere un gruppo che è stato capace di eliminare, contro ogni pronostico, la nazionale azzurra