Con il pareggio per 1-1 contro il Bologna il 19 maggio, l’Inter Primavera di Vecchi ha concluso la stagione al secondo posto dietro l’Atalanta e si è qualificata direttamente per le semifinali che si disputeranno il 5 e 6 giugno. Una conferma ai vertici per l’Inter già campione in carica e vincitore del torneo di Viareggio e che, complessivamente, ha nel suo palmares otto campionati Primavera, sei Coppe Italia, una Supercoppa e otto Tornei Viareggio.

Una conferma della bontà del settore giovanile dell’Inter che, specialmente negli ultimi anni, sotto la guida dell’attuale allenatore, ha raggiunto eccellenti risultati e lanciato molti giovani talenti, il cui futuro è però tutto da scoprire.

Infatti i settori giovanili italiani non vanno di pari passo con quelli europei: basti considerare che in una classifica europea la prima italiana, ovvero l’Inter, è posizionata 39esima, con soli 23 giocatori formati nel club. E, fra le squadre di vertice europee, è anche quella con meno giocatori provenienti dal settore giovanile messi sotto contratto.

I motivi della crisi dei settori giovanili italiani vanno ricercati nel poco coraggio che hanno le squadre nel puntare sui propri giovani, che prediligono e cercano spesso giocatori già formati o campioni in erba stranieri da lanciare in modo da poterli rivendere generando delle corpose plusvalenze. Lo specchio di questa situazione sono gli scarsi risultati dell’Italia Under21 – non certo all’altezza di quella degli anni precedenti – e la mancata qualificazione dell’Italia ai Mondiali di Russia dovuta anche a un cambio generazionale che non c’è stato.

Tornando all’Inter, sotto la gestione di Stefano Vecchi, sono stati lanciati giocatori come Puscas, Bonazzoli, Gnoukouri, Miangue, Donkor, Di Marco, Radu che, nonostante fossero molto promettenti, non si sono poi affermati come ci si aspettava. Nel corso del 2017-2018, sono emersi Pinamonti, Vanheusden e Emmers già aggregati alla prima squadra anche se non impiegati.

L’Inter, anziché puntare su questi giovani per rinforzare la squadra, ha ben pensato di metterli sul mercato per fruttarne le plusvalenze necessarie per il rispetto del Fair Play Finanziario.

Chi ha suscitato maggior interesse?

Emmers, per esempio, piace alla Sampdoria e al suo allenatore Marco Gianpaolo, sicuro che col tempo il ragazzo riuscirà ad esprimere al meglio le proprie qualità in un ambiente e con un mister che puntano molto sui giovani.

Di Marco e Pinamonti avrebbero suscitato l’interesse del Cagliari, in un eventuale affare che potrebbe portare Barella all’Inter. Vanheusden era stato prestato allo Standard Liegi ed ha già manifestato la volontà di trovare una squadra in cui poter giocare con continuità.

Considerando che l’ultimo campione lanciato dall’Inter è Balotelli, si dovrebbe forse avere una punta in più di coraggio e fiducia nei giovani?