In serie C, alla vigilia delle gare di ritorno del secondo turno della fase nazionale play off che dovrà stabilire quali squadre andranno ad affrontare le tre formazioni che si sono classificate seconde nella classifica generale, ed in attesa di conoscere il verdetto delle squadre che retrocederanno al termine dei play out, è scoppiato il caso relativo alla protesta del Racing Fondi.

Il Racing Fondi protesta per l'eliminazione della Berretti in favore del Catania

La squadra laziale, impegnata nella fase play out, contro la Paganese, al termine della gara di andata, giocata in casa, aveva pareggiato per 2-2, rimandando il discorso salvezza nella gara di ritorno che si disputerà a Pagani il 26 maggio prossimo.

Ma, nelle ultime ore, il club rossoblu ha annunciato clamorosamente di non volersi più presentare a Pagani per la gara di ritorno, a causa del regolamento del campionato Berretti, nel quale il Fondi è stato eliminato in favore del Catania.

La singolare protesta del club laziale è stata manifestata attraverso un comunicato che spiega dettagliatamente le motivazioni di tale decisione. In sostanza la Racing si sente deturpata per l'ingiusta eliminazione della propria squadra Berretti, in seguito, si legge nel comunicato 'ad un assurdo ed inadeguato regolamento'.

Il girone eliminatorio del campionato Berretti si è concluso con due squadre a pari merito, Catania e, appunto Racing Fondi. In virtù di questa classifica finale la Lega ha effettuato un sorteggio che ha premiato gli etnei.

La decisione, -aggiunge la nota- è discutibile e discriminatoria in quanto il regolamento prevede che passino alla fase successiva le prime classificate e le due migliori seconde. Era lecito aspettarsi, pertanto, che il Fondi passasse di diritto alla fase finale per meriti sportivi conquistati direttamente sul campo e non per un 'inopportuno ed anacronistico sorteggio'.

'Non manderemo la prima squadra a Pagani per il ritorno dei play out'

Per questo la società laziale ha deciso di ricorrere alla giustizia ordinaria per tutelare il proprio club e, soprattutto, per dare ai ragazzi laziali il giusto riconoscimento per il risultato ottenuto sul campo. Il club sottolinea come accada, sempre più spesso, che alcune decisioni scaturiscano da veri e propri abusi di potere che nulla hanno a che vedere con il mondo del calcio, ma alle quali la società laziale si opporrà, sempre, in maniera ferma e decisa.

Da qui la decisione di non mandare la prima squadra a Pagani per l'importante gara di ritorno dei play out, come segnale di protesta nei confronti delle istituzioni.