Sembra incredibile, ma dopo una meravigliosa annata e tre promozioni consecutive, il Parma potrebbe rischiare la Serie A. La Federazione, infatti, ha aperto un'indagine sul match tra gli emiliani e lo Spezia. A finire sotto l'occhio del ciclone, in particolare, sono stati alcuni messaggi inviati dall'attaccante gialloblu Emanuele Calaiò al suo amico Filippo De Col, calciatore del club ligure, poco prima dell'incontro decisivo tra le due squadre. L'inchiesta ha portato al deferimento di Calaiò e del Parma, per responsabilità oggettiva, al Tribunale federale.

La vicenda

Tre messaggi inviati da Emanuele Calaiò al difensore dello Spezia Filippo De Col hanno immediatamente fatto scattare l'accusa di tentato illecito sportivo nei confronti dell'attaccante, con il conseguente deferimento per responsabilità oggettiva della società emiliana. Nello specifico, sono tre i messaggi incriminati, nei quali l'ex calciatore del Siena sembra voler convincere il suo amico a non disputare il match del giorno seguente con il massimo dell'impegno. Il primo messaggio si apre con un abbastanza esplicito 'Ehi pippein, non rompete il cazzein, mi raccomando amico mio', seguito da un successivo sms inviato sempre a De Col ma rivolto a Claudio Terzi, nel quale si legge chiaramente 'Dillo anche a Claudien'.

Il terzo e ultimo messaggio sembra voler ribadire ulteriormente il concetto espresso nei due precedenti: 'Soprattutto col rapporto che avete con me'. Queste comunicazioni sono state scambiate tramite WhatsApp e, come se non bastasse, sono state contornate da cuoricini e altre emoticon di affetto. A rendere il tutto ancora più sospettoso, è il facile 2-0 ottenuto dal Parma nel match giocato contro lo Spezia, che ha permesso ai gialloblu di tornare in Serie A.

Ora, però, il sogno potrebbe clamorosamente trasformarsi in un incubo.

Il Parma si difenderà

Il Parma, ovviamente, ha intenzione di difendere a spada tratta il suo club, per potersi giocare quella massima serie che, a parer suo, si sarebbe meritatamente conquistata sul campo. Ora, il club emiliano avrà a disposizione dieci giorni per preparare la propria difesa da sostenere davanti al Tribunale federale in primo grado di giudizio, l'eventuale sentenza definitiva potrebbe arrivare a metà luglio.

Inoltre, anche un messaggio inviato dall'altro attaccante gialloblu Fabio Ceravolo prima del match con lo Spezia era stato oggetto di indagine ma, dopo una attenta analisi del contenuto e degli intenti, il calciatore è stato escluso dal deferimento. Insomma, comunque vada a finire, si prospetta un'estate davvero rovente in casa Parma.