Radja Nainggolan può considerarsi virtualmente un giocatore dell'Inter. Secondo quanto riportato sulla Gazzetta dello Sport, l'accordo con la Roma è stato raggiunto sulla base di 24 milioni più i cartellini di Davide Santon e del promettente centrocampista della Primavera nerazzurra, Nicolò Zaniolo. La vera novità è però l'inserimento nella trattativa di Santon che ha limato ulteriormente la richiesta della Roma. Il totale della valutazione del centrocampista belga si aggira sui 30-35 milioni di euro. Dopo un corteggiamento iniziato praticamente la scorsa estate e, dunque, durato quasi un anno, l'Inter ha messo le mani su Nainggolan e Luciano Spalletti può dunque riabbracciare il suo Ninja.
Quarto colpo di mercato
Il 30enne calciatore belga è, pertanto, il quarto acquisto dell'Inter in questa sessione di calciomercato ed il primo da quando è terminato il campionato. Nei mesi scorsi, infatti, la dirigenza nerazzurra si era resa protagonista di brillanti operazioni 'in anticipo' assicurandosi le prestazioni dell'attaccante argentino Lautaro Martinez, acquistato dal Racing de Avellaneda, e dei difensori Stefan De Vrij dalla Lazio e Kwadwo Asamoah dalla Juventus, gli ultimi due arrivati a costo zero. Il contratto di Nainggolan dovrebbe legarlo all'Inter fino al 2022, secondo le indiscrezioni, con aumento dell'ingaggio rispetto ai 4 milioni e mezzo di euro che il giocatore percepiva alla Roma.
Pertanto, dopo la grande delusione provata dall'ormai ex giallorosso per la mancata convocazione in nazionale in vista dei Mondiali di Russia, giunge l'opportunità di un pronto riscatto in una società che cerca di rilanciarsi a livello internazionale, considerato che dopo svariate stagioni di assenza ha ritrovato la Champions League.
Il nodo Rafinha
L'arrivo del tanto desiderato centrocampista belga non pregiudica comunque la possibilità di riavere Rafinha, dopo che l'Inter ha rinunciato ad esercitare il diritto di riscatto dal Barcellona fissato a 35 milioni più bonus. La dirigenza nerazzurra tratta ormai quasi incessantemente con il club catalano per riportare il brasiliano a Milano, forte della volontà del giocatore di proseguire la sua esperienza alla corte di Spalletti.
Il Barcellona però non sembra intenzionato a fare sconti sul prezzo che potrebbe salire rispetto alla cifra pattuita lo scorso gennaio per il riscatto e sembra orientato ad una cessione definitiva, piuttosto che rinegoziare un prestito. Anche perché Rafinha, nel frattempo, sarebbe entrato nel mirino di alcune società della Premier League, in particolare il Tottenham. Il Barcellona, intanto, in attesa di definire il suo futuro lo ha convocato per il raduno pre-campionato fissato al prossimo 11 luglio.