Giorni caldi nel calcio italiano, giornate di riflessione e di primi acquisti di mercato. Non trova pace però il mondo del pallone italiano che anche in questa estate deve affrontare più di uno scandalo. In ballo le posizioni di Parma, Chievo e Cesena. Sulla squadra emiliana di mister Roberto D'Aversa pende il deferimento comunicato dal Procuratore Federale e relativo agli sms scambiati alla vigilia della gara con lo Spezia tra i tesserati Calaiò e De Col. Per il Chievo Verona così come per il Cesena l'accusa avrebbe ipotizzato nel deferimento un sistema di plusvalenze fittizie che avrebbero permesso ai rispettivi club di superare i controlli della Covisoc, riuscendo a poter acquisire i requisiti necessari per l'iscrizione delle squadre agli ultimi tre campionati di Serie A e cadetteria.

Dieci giorni prima del processo sportivo

Ad alzare i toni ci ha pensato il presidente del Chievo Verona Luca Campedelli, in occasione della conferenza stampa di presentazione della nuova stagione sportiva e delle nuove maglie dalla compagine clivense, accusando i media di campagna denigratoria nei confronti della società e dichiarando, per l'ennesima volta, l'estraneità del Chievo Verona dalle accuse mosse. Una situazione che verrà chiarita dal Tribunale Federale Nazionale, con tutti gli scenari che rimangono aperti, passando da una probabile penalizzazione in termini di punti fino a una possibile retrocessione, visti i capi d'accusa, che vanno dalla responsabilità diretta a quella oggettiva.

Nell'ultima stagione il Chievo Verona è riuscito a salvarsi all'ultima giornata dopo avere fatto suo lo scontro diretto casalingo contro il Crotone della terz'ultima gara di campionato. Salvezza sofferta invece, in Serie B, quella del Cesena di mister Fabrizio Castori, così come la promozione diretta del Parma sopraggiunta solamente all'ultimo minuto di campionato.

Per questo motivo i giudici del TFN vorranno approfondire le indagini prima di concedere il giudizio di primo grado che con ogni probabilità, porterà al ricorso delle società come accaduto nei giorni precedenti a seguito del "caso Foggia", con ricorso effettuato sia del club rossonero che da parte della Virtus Entella, formazione interessata ad un eventuale ripescaggio in Serie B. Un'estate quindi caratterizzata da mille incertezze e che ancora una volta mostra la fragilità di un pallone che tende gradualmente a sgonfiarsi.