Dopo le prime due giornate di campionato emerge distintamente che anche in questa stagione il leit motiv della Serie A avrà poche possibilità di mutare, accordandosi ancora una volta con gli spartiti degli anni recenti. L'avvio spedito della Juventus, infatti, non preannuncia nessuna novità, trovandosi già a comandare come le accade ininterrottamente da un settennato, con il solo e solito Napoli a farle il verso (ci sarebbe pure la sorpresa agostana della Spal, ma è assai difficile che i ferraresi possano ambire allo Scudetto), e le altre, come di consueto, in affanno.

Il tutto in attesa della Roma che stasera ospita l'Atalanta nel posticipo. Insomma, sembra di assistere alla prosecuzione dello scorso campionato, con la differenza che rispetto all'ultimo torneo la società zebrata ha addirittura accresciuto la propria vitalità.

Un acquisto da urlo

I bianconeri di Max Allegri, infatti, nell'ultima campagna trasferimenti si sono prodigati in un acquisto che mai nessuno si sarebbe azzardato solo a sognare, figuriamoci mettere in preventivo. La società di Andrea Agnelli lo scorso luglio ha concluso un'operazione mirabolante, assicurandosi dal Real Madrid uno dei più grandi bomber di tutti i tempi, una leggenda planetaria come Cristiano Ronaldo. Un acquisto da fantamercato che sino a pochi giorni prima non albergava nemmeno nella fantasia più contorta, e che pure la società piemontese ha tramutato, soldoni alla mano, in pura realtà.

L'asso portoghese è destinato probabilmente a lasciare un segno indelebile nella Juve e nel calcio italiano, anche se le prime uscite non sono state degne della sua fama. Ma c'è da scommettere che non appena si sbloccherà tornerà lo spauracchio mitologico di sempre, ed è arduo immaginare scenari diversi per uno che ha fatto del gol non un simpatico accessorio, ma un dispositivo di serie imprescindibile.

Cristiano Ronaldo ha lasciato il Real dopo 450 reti (311 in Liga), attestandosi su medie realizzative da dio del pallone, per una prolificità senza eguali nel Dopoguerra. Non a caso molti esperti, complice la sua classe formidabile, lo ritengono il più grande attaccante di ogni era dopo Pelè, sovrastando persino mostri del gol come l'ungherese Puskas ed il tedesco Gerd Muller.

Sarà una Juve mostruosa, forse

Senza dubbio CR7 ha le carte in regola per diventare il più grande campione nella storia della nostra Serie A dopo D. Maradona ed in tal caso, ovvero se alle premesse dovessero seguire i fatti, la Vecchia Signora, già fortissima di suo prima dello sbarco a Torino dell'extraterrestre portoghese, compirebbe l'ultimo balzo di qualità che le consentirebbe di prolungare in maniera esponenziale ed a tempo indeterminato la propria liaison con la gloria, con la viva speranza, da parte della tifoseria, che cotanta magnificenza possa presto essere traslata in Europa.

A parte la Juventus, queste prime due giornate di campionato hanno messo in luce il Napoli del nuovo mister Ancelotti, arrivato nella patria della pizza per azzerare l'endemico gap dalla solita Juve, e magari per provare a far qualcosa di molto importante in Champions League, quella competizione che il suo predecessore Maurizio Sarri aveva colpevolmente sempre un po' snobbato.

A parte i partenopei, non si scorge una vera antagonista per i 34 volte campioni d'Italia, anche se la Roma, una volta ultimate le consuete operazioni di assemblaggio d'inizio stagione, potrebbe fungere da terzo incomodo. A meno che l'Inter di Spalletti non riprenda vigore.