Dal 26 febbraio 2016, data dell'inizio del mandato di Gianni Infantino come presidente della Fifa, il calcio è cambiato. La massima federazione calcistica internazionale ha fatto dell'innovazione l'obiettivo principale dell'incarico del dirigente italo-svizzero al quale si deve, tra le tante, l'attuazione del protocollo VAR negli scorsi Mondiali in Russia e la quarta sostituzione dagli ottavi in poi (sempre testata in estate) nel corso dei tempi supplementari. Tanti piccoli passi per rendere il gioco del calcio sempre più divertente, sicuro e giusto per chi scende in campo e per chi, invece, paga il biglietto per godersi lo spettacolo.
La nuova idea di Infantino
Dopo il successo della competizione internazionale in Russia, con il Var accolto positivamente e pronto a diventare normalità come ormai da due stagioni in Serie A, Infantino ed i suoi hanno preso in studio diversi profili di mercato di club dei massimi campionati europei, con dati 'preoccupanti' alla mano. Sempre più, infatti, è abitudine rintracciare nei conti economici delle società voci riguardanti ritorni per prestiti di giovani e non solo. Tanti sono i club che nel corso degli anni stipulano accordi, anche pluriennali, per i prestiti di giocatori al fine di poter guadagnare, nel lungo termine, sulla cessione. Tanti, e anche troppi, sono i prestiti in giro per l'Europa, un campanello d'allarme che Infantino non vuole sottovalutare.
Secondo le indiscrezioni raccolte del portale tedesco "SportBild" la "task force" della Fifa starebbe studiando una formula per limitare le cessioni in prestito durante le sessioni di mercato. Solo in Serie A, prendendo in considerazione l'organico attuale, l'Atalanta può contare oltre 41 prestiti (comprensivi di giovani), il Genoa 26, il Sassuolo 24 e i campioni d'Italia della Juventus ben 23.
Il progetto, ideato ma non ancora discusso col comitato esecutivo, sarebbe quello di limitare a 8 prestiti per sessione di Calciomercato.
Ecco però le eccezioni
Di solito si dice "fatta la legge, trovato l'inganno". Ma non sarà questo il caso. Infatti, dallo studio approfondito di buona parte dei prestiti dei club (anche quelli citati precedentemente), ci si rende conto di come i protagonisti siano principalmente giovani mandati nelle serie minori a farsi le ossa prima di tornare all'ovile.
Una prassi dei club che, pur di non tenere parcheggiati i propri possibili e futuri gioielli, preferiscono girarli in prestito. Nella restrizione a 8 prestito non entrerebbero, secondo SportBild, quelli degli Under 21 che continuerebbero ad essere liberi da ogni limite.
Che cosa cambierebbe
I club utilizzano l'addio a titolo temporaneo per poter guadagnare successivamente dalla cessione a titolo definitivo, esempi di prestiti, poi fruttuosi, sono stati quelli di Adriano (dall'Inter al Parma) o ancora Morata (dal Real Madrid alla Juventus poi tornato ai Blancos con al recompra). Se l'idea proposta dalla task force dovesse essere discussa e promossa dal comitato esecutivo, le società ci penserebbero di certo più di una volta prima di occupare lo slot del prestito.
Ci sarebbero di certo più valutazioni da fare se è vero che l'operazione può avere un ritorno nel corso degli anni. Ma una conseguenza potrebbe anche essere quella dell'eliminazione del prestito "a titolo gratuito" dalle operazioni di mercato, un "rischio" per così dire che la Fifa è disposta a correre pur di evitare di ritrovarsi club dalle rose infinite con svariati prestiti in giro per il mondo.