E' terminata con un perentorio due a zero la sfida di San Siro tra Milan e Juventus giocata ieri sera. La squadra allenata da Gennaro Gattuso si è resa protagonista di una prestazione abbastanza incolore e poco propositiva, ma anche i bianconeri, pur avendo dimostrato la loro superiorità tecnica e fisica, non hanno fornito una prestazione eccellente confermando un lieve calo di gioco in continuità che era stato evidenziato anche nell'ultima gara di Champions League contro il Manchester United.

Milan: le pagelle dell'undici rossonero

Donnarumma, 6 : non va oltre la sufficienza per aver respinto un cross rasoterra, che avrebbe tranquillamente potuto bloccare, direttamente tra i piedi di Cristiano Ronaldo.

Il resto della partita è caratterizzato di interventi puntuali, ma tutto sommato all'insegna dell'ordinaria amministrazione. Incolpevole sull'1-0 firmato da Mandzukic.

Rodriguez, 5: in netta involuzione rispetto alle ultime prestazioni. Rivedibile, per usare un eufemismo, la marcatura su Mario Mandukic in occasione del vantaggio Juventus. Il prosieguo della partita è un susseguirsi di errori e disattenzioni sia in fase di copertura che di scarico.

Romagnoli, 6: anche nella disfatta si dimostra il più solido in difesa. Sulle palle alte anticipa quasi sempre gli avversari salvando Donnarumma.

Zapata, 5,5: Il compito di arginare le offensive dell'attacco bianconero, si sapeva, non sarebbe stato una passeggiata.

Nonostante la forma non smagliante della Juventus si trova spesso in difficoltà.

Abate, 6: ha il merito di reggere meglio la spinta sulle fasce, seppur non irresistibile, della Juventus rispetto a Ricardo Rodriguez. Partita senza infamia e senza lode, si rende protagonista di una buona chiusura difensiva nel corso del secondo tempo.

(dal 30' st. Borini sv).

Kessié un leone, Higuain imbarazzante

Kessié, 6,5: nonostante scenda in campo decisamente affaticato e acciaccato, la sua è una prestazione da vero leone. Tutto il centrocampo e buona parte dell'attacco juventino soffrono la sua fisicità e la sua capacità di interdizione. Dopo un primo momento di smarrimento si fa spesso carico, con buoni risultati, anche dell'impostazione del gioco rossonero.

Bakayoko, 6 : non in luce quanto il suo compagno di reparto, ma sicuramente un giocatore diverso da quello visto qualche settimana fa. Macina chilometri e recupera una grande quantità di palloni, imposta e riesce spesso ad alleggerire il gioco con ottime aperture verso gli esterni.

Suso, 5.5: apparso spesso troppo leggero e sufficiente nelle giocate, non manda mai a segno i suoi colpi migliori e nell'uno contro uno soffre la fisicità della retroguardia bianconera.

Calhanoglu, 5,5: sembra quasi che quest'anno il turco abbia issato bandiera bianca. Il suo gioco è molto meno incisivo e determinante rispetto a quanto visto nella passata stagione e anche ieri sera non si è mai preso la responsabilità della giocata difficile.

Sembra quasi sfiduciato. (dal 30' st. Laxalt sv).

Castillejo, 6: solita partita di tanta corsa, presenza e qualche buona giocata. Conferma di soffrire molto di fronte a squadre molto fisiche, ma offre una partita di grinta e buona volontà. (dal 17' st. Cutrone 6: non gioca molto, ma quanto basta per dimostrare ancora una volta di avere il carattere e la grinta di un leone. Dovrebbe trasmettere un po' di questa passione e foga anche al resto della compagine milanista. Prende un calcio da Chiellini in piena area, ma nessuno sembra accorgersene).

Higuaìn, 4,5: letteralmente imbarazzante. Mezzo voto in più per qualche buona giocata a centrocampo verso i compagni. Per il resto della partita è il fantasma di sé stesso.

Dal rigore sbagliato fino all'espulsione nonsense per l'ennesimo eccesso di nervosismo. Da un giocatore del suo livello ci si aspetta molto di più. Non solo a livello tecnico, ma anche e soprattutto sotto il profilo caratteriale e comportamentale.