Di Francesco è oggi un uomo solo, un allenatore in bilico su una panchina che scotta come non mai. Grandi calciatori come Alisson e Salah - che stanno facendo le fortune del Liverpool - o Nainggolan e Strootman, ma anche elementi duttili come Leo Paredes, non ci sono più. E si vede. Questi giocatori, infatti, hanno a lungo nascosto le lacune di una formazione che spesso ha giovato dell'estro di Edin Dzeko e poco altro, al punto che recuperare un uomo in grado di saltare l'uomo con facilità come Diego Perotti oggi sarebbe un lusso. Anche perché, tolti il giovane Under e un buon Olsen tra i pali, oggi la Roma di mister Di Francesco è davvero poca cosa.

La Roma ha deluso lo stesso Di Francesco

Lo si è visto anche in Repubblica Ceca, nella gara persa in Champions League contro il Viktoria Plzen per 2-1. Una sfida presa sottogamba, nonostante avesse un certo valore economico. L'ennesimo esame fallito da questo gruppo che nei piani di Di Francesco e Monchi avrebbe dovuto fare del gioco verticale la propria bandiera, ma così non è stato.

Oggi la Roma è una squadra confusa, senza idee tattiche chiare, senza una bussola in mezzo al campo, dove anche il francese Nzonzi sta complessivamente deludendo le aspettative dei suoi estimatori. È chiaro che, in questo senso, ci sono responsabilità anche del ds Monchi, presentato come fenomeno del calciomercato dopo i fasti di Siviglia, ma fino ad ora nella capitale si è visto poco del suo talento.

Zaniolo carta nuova di Di Francesco

Contro il temibile Genoa di mister Prandelli, Eusebio Di Francesco dovrebbe, secondo quanto trapelato nelle ultime ore, provare la difesa a tre con Fazio, Manolas e Juan Jesus, allo scopo di tenere il baricentro molto alto. Inoltre, senza Dzeko, ormai sembra esserci scarsa fiducia in Patrik Schick.

Per questo motivo, il tecnico giallorosso avrebbe deciso di puntare forte sul giovane Zaniolo, ex Inter, vada come vada. Il ragazzo ha fisico, testa e buona tecnica, ma è molto giovane: avrà una grande responsabilità sulle spalle.

La difesa del Genoa è ben munita, soprattutto quando la squadra si chiude per preparare le ripartenze.

Un sistema di gioco che funzionava particolarmente bene anche quando in panchina c'era Juric, un allenatore a nostro parere un po' sottovalutato. Certo, quello di Cesare Prandelli sarà un altro Grifone, con idee diverse e maggiormente votate alla ricerca del bel gioco che tanto piace all'allievo di Trapattoni ai tempi della Juventus.

Di Francesco, intanto, in conferenza stampa ha rivolto un accorato appello ai tifosi affinché non lascino sola la squadra in questo momento decisivo e quantomai difficile. Dopo il Genoa, infatti, ci sarà la Juventus a Torino, e nella roccaforte bianconera sarà davvero difficile fare punti. Dunque, bisogna vincere contro i rossoblu, o stavolta l'allenatore della Roma salterà.