Fabio Paratici, direttore sportivo da 10 anni della Juventus, ha rilasciato un’intervista a Sky Sport, durante la quale ha parlato del suo rapporto con l'ex AD Beppe Marotta e delle trattative di mercato più difficili, fino ad arrivare al "colpo del secolo" con l'acquisto di Cristiano Ronaldo.

Gli inizi e il rapporto con Marotta

Il ds ha raccontato a Gianluca Di Marzio della complicità che esisteva con Beppe Marotta. I due dirigenti si dividevano i compiti: “Io mi occupavo di una parte prettamente tecnica, lo scouting, il rapporto con gli agenti, individuare i calciatori".

Dopo aver elencato le sue mansioni, Paratici menziona pure quelle del suo ex "capo" e lo definisce un uomo esperto nelle trattative.

L’intervistato ha un passato da calciatore. Ricordando i suoi inizi: “Il primo tesserino l'ho firmato con mio papà”. Il genitore era il presidente della Borgonovese e a 14 anni ha firmato per il suo trasferimento al Piacenza. Queste esperienze giovanili hanno inciso molto sul suo attuale lavoro.

Il modus operandi del ds e l'affare Ronaldo

Come tutti coloro che svolgono il suo mestiere, sul mercato agisce da disturbatore, non solo per strategia, ma anche per la curiosità di conoscere i prossimi acquisti degli avversari. La trattativa più lunga e logorante è avvenuta alla fine del suo primo anno in bianconero, quando per risollevare le sorti della squadra, i dirigenti zebrati hanno contattato Carlitos Tevez, pur consapevoli della difficoltà di arrivare al giocatore, visto che i bianconeri non erano qualificati in Champions League.

Paratici spiega che quando una squadra non gioca nel massimo torneo europeo, i top player sono restii a trasferirvisi, però Carlitos rispose ”Sì, anche se non siamo in Champions, io alla Juve verrei”. Nonostante il consenso dell'attaccante argentino la trattativa si areno' per motivi economici. In seguito, essendo rimasto costantemente in contatto con "l'Apache", nel 2013 si è poi concretizzato il suo passaggio in bianconero.

Il capolavoro del direttore dell'area sportiva è però senza dubbio l’acquisto di Cristiano Ronaldo: ”Con Cristiano è stato abbastanza semplice perché lui aveva in testa di venire alla Juve”, così confessa l’Intervistato. L'inizio della trattativa è da ricercarsi durante l'affare Joao Cancelo che con CR7 condivide il potente procuratore Jorge Mendes, il quale ha manifestato l'intenzione del suo più illustre assistito all'intervistato che è rimasto sorpreso e felice.

Dopo però ha pensato: "Mi sembra difficile far quadrare tutto", perchè avrebbe dovuto ottenere il consenso del presidente Andrea Agnelli. Presentatosi all'ufficio del massimo dirigente è stato ascoltato, compreso e congedato con queste parole: "Fammici pensare uno o due giorni". Invece dopo tre ore ha ricevuto la telefonata per concludere l'affare Ronaldo.

Fabio Paratici fa anche un confronto tra Conte e Allegri dicendo che il pugliese era molto specifico nelle sue richieste di giocatori, in quanto dovevano adattarsi al suo unico modulo e cioè il 3-5-2, mentre l'attuale allenatore è molto elastico e con lui agire sul mercato è più soddisfacente.

L'ultima battuta riguarda la Champions League, in merito alla quale ha dichiarato che per la Juventus è un obiettivo acclarato, tuttavia non rappresenta un'ossessione.