In testa c’è lei, la Juventus di Massimiliano Allegri, e non è certo una novità. La sorpresa, semmai, è il record di punti nel girone d’andata. Un dato, quello del campionato 2018/2019, che conferma la forza dei bianconeri ma anche il divario con le altre. La Juve ha 6 punti in più rispetto allo scorso anno, l’effetto Cristiano Ronaldo è evidente. Insegue il Napoli, che al contrario esce con un saldo negativo dal confronto con il torneo passato: meno 4 punti. Ancelotti, in un certo senso, ha già rivoluzionato la squadra – rotazione ampia della rosa e poca rigidità tattica – ma i risultati attestano una leggera flessione.

Nell’ultimo turno vittoria sofferta contro il Bologna. Per mettere in difficoltà la Juve servirà uno scatto in avanti. Anche l’Inter si ritrova con qualche punto in meno rispetto alla scorsa stagione (-2), ma nonostante le difficoltà il cammino della squadra di Spalletti è in linea con le aspettative. Il terzo posto, dopo il successo esterno di Empoli, sembra saldo, pure perché dietro vanno tutte a velocità ridotta.

Roma in affanno: molte ombre e qualche luce

Chi esce a testa bassa da questa prima parte di campionato è la Roma, anche se la vittoria contro il Sassuolo e quella dell’ultimo turno sul campo del Parma hanno risollevato il morale. I 10 punti in meno rispetto allo scorso campionato, però, pesano tutti.

Sul banco degli imputati Di Francesco e, soprattutto, la società per le scelte di mercato. Non è tutto nero, però. Puntare sui giovani potrebbe portare risultati a lungo termine, l’esplosione di Zaniolo lo conferma. La lotta per il quarto posto che vale la Champions, in ogni caso, è apertissima. Anche la Lazio, d’altronde, fatica e fa segnare un preoccupante -8 rispetto ad un anno fa.

I biancocelesti pagano il calo di rendimento di due giocatori del calibro di Milinković-Savić e Luis Alberto. Mentre il Milan, che pure si ritrova con 6 punti in più nel confronto con il campionato 2017-2018, è costretto a fare i conti con una crisi di risultati evidente. Dai rossoneri ci si aspettava di più. Gattuso è in discussione, ma l’alibi dei tanti infortuni in rosa e dello scarso rendimento di alcune pedine fondamentali (su tutti Higuain) sembra reggere.

La lotta per un posto in Europa League: Samp, Fiorentina e Atalanta sperano

Samp, Fiorentina e Atalanta viaggiano, con qualche leggera differenza, alla stessa velocità dello scorso campionato. Delle tre, quella che probabilmente doveva far di più è la Viola. Detto questo, la classifica è molto corta in zona Europa. Dal quarto al decimo posto ci sono appena 6 punti e questo lascia aperta ogni possibilità in vista del ritorno. Se davanti continuano a rallentare, potrebbe rimanere aperto anche uno spiraglio per l’ultimo posto Champions. Proverà a restare aggrappato alle posizioni che contato anche il Torino di Mazzarri. I granata puntano a strappare il pass per l’Europa League, hanno un saldo positivo di 2 punti e sono in crescita.

A sorpresa, a dar fastidio da quelle parti c’è anche il Parma. La squadra emiliana è andata oltre le aspettative e sembra potersi tenere fuori dalla lotta salvezza. Bene tutto sommato anche il Sassuolo, che con 4 punti in più nel confronto con il campionato passato, naviga in zone tranquille. Certo, i 6 gol rimediati in casa contro l’Atalanta nell’ultimo turno pesano tanto.

Zona salvezza: nulla di definitivo, il Chievo può ancora sperare

In basso, si mantengono in linea con il torneo dello scorso anno Cagliari e Spal. Il Genoa, con i suoi 20 punti, migliora di poco lo score della passata stagione (+2) ma resta ancora indietro rispetto alle attese. I tre cambi in panchina non hanno aiutato, con Prandelli la squadra ora è chiamata a risollevarsi.

L’Udinese procede a passo lento. I friulani, alla fine del girone d’andata dello scorso campionato di Serie A, avevano 9 punti in più. Dall’arrivo di Nicola i bianconeri sembrano comunque aver ritrovato convinzione. Male pure il Bologna di Pippo Inzaghi (-11), anche se negli ultimi turni i rossoblu hanno dato segnali di risveglio. La sensazione, però, è che ci sarà da soffrire fino alla fine per evitare la retrocessione. L’Empoli, al contrario, sta facendo il campionato che tutti si aspettavano. La salvezza è a portata di mano. Più complicata la situazione del Frosinone, incapace di vincere e con una rosa che ha evidenti lacune. Il Chievo, invece, partito male, pare ora in ripresa. Gli avvicendamenti in panchina hanno creato instabilità, i tre punti di penalizzazione potrebbero alla fine risultare decisivi, ma venire fuori dal pantano dell’ultimo posto e guadagnare la salvezza non sembra più un’impresa impossibile.