La squadra bianconera ha subito mercoledì una pesante sconfitta al Wanda Metropolitano, 2-0, che mette a forte rischio il proseguimento nella Champions League. Soprattutto Massimiliano Allegri è finito sul banco degli imputati: colpevole, secondo i tifosi, di proporre un calcio troppo attendista, e di aver preferito De Sciglio a Cancelo nella partita più importante della stagione. Anche la storia non è dalla parte della Juve: eliminata infatti per 5 volte su 5 in Champions dopo aver perso l'andata 2-0. Ma essendoci ancora una partita di ritorno da disputare, il calcio insegna, tutto è possibile.

Ribaltare il passivo di Madrid non sarà per nulla facile ma ci sono alcuni motivi per essere ottimisti.

Le rimonte della Juve

Parafrasando Allegri “Fare peggio del secondo tempo di mercoledì sera è impossibile”. La squadra bianconera ha infatti giocato molto male, e clamorosamente al di sotto delle proprie reali potenzialità. Per questo è quasi scontato che i campioni d’Italia in carica si esibiranno in una prestazione migliore.

Ogni qualvolta la Juve si sia trovata con le spalle al muro dopo la partita d’andata, ha sempre tirato fuori grandissime prestazioni.

Non bisogna andare troppo indietro nel tempo per trovare l’ultimo esempio: 11 aprile 2018 al Santiago Bernabeu. Alzi la mano chi si aspettava una simile reazione d’orgoglio dopo lo 0-3 di una settimana prima. Come sappiamo alla fine non è bastato, ma il tipo di partita da ripetere dovrà seguire quello spartito. Anche la trasferta da dentro fuori a Wembley contro il Tottenham della passata stagione e la partita dell’Allianz Arena di Monaco del 2016 sono esemplificative.

L’Atletico Madrid fuori casa

L’Atletico Madrid versione trasferta non è lo stesso di quello in versione casalinga. I 'Colchoneros', sotto la gestione Simeone hanno subito soltanto 120 gol in 204 partite casalinghe, tenendo la porta inviolata per 124 match; ogni volta che ha giocato l’incontro d’andata in casa, in uno scontro a/r, non ha mai subito gol.

Ma in trasferta i biancorossi sono più vulnerabili, anche per la mancanza del caldissimo tifo casalingo (si prenda come esempio il 4-0 rimediato a Dortmund nella fase a gironi di questa Champions).

L’Atletico sarà privo di due pedine fondamentali: Diego Costa e Thomas Partey. Entrambi diffidati ed ammoniti nella gara d’andata. Sicuramente balza più all’occhio l’assenza del centravanti spagnolo, autentico spauracchio per la sua forza fisica e il suo stile di gioco spigoloso. Ma anche la mancanza dell’equilibratore di centrocampo, Thomas, potrebbe farsi sentire; infatti il ghanese aveva disputato un’eccellente partita mercoledì in fase di rottura del gioco juventino.

Douglas Costa e Ronaldo fondamentali

Il possibile recupero di Douglas Costa per la gara di ritorno. Non si sa ancora con certezza se il brasiliano sarà disponibile, ma le sensazioni sembrano positive. La velocissima ala mancina potrebbe essere il chiavistello per aprire la rocciosa difesa di Simeone; la sua straordinaria velocità e il suo mancino potrebbero essere decisivi, anche eventualmente a gara in corso, per dare quell’imprevedibilità che è mancata alla squadra bianconera al Wanda Metropolitano. Anche in questo caso basta ricordare la sua prestazione della passata stagione al Bernabeu per capire quanto sia importante.

Serpeggia la sensazione che Allegri si giochi, con questa partita, la conferma sulla panchina bianconera.

Un’eventuale eliminazione precoce, sommata all’uscita dalla Coppa Italia, potrebbe spingere Agnelli a mettere in discussione il tecnico livornese, con Zidane alla finestra per la prossima stagione. Resta comunque uno specialista nel preparare questo genere di partite e lo spettro di una mancata conferma potrebbe essere uno stimolo ulteriore.

Cristiano Ronaldo. Sembra meno efficace e brillante della versione 'merengues' ma è pur sempre il miglior giocatore del mondo insieme a Messi, ed è sia capocannoniere che miglior assistman nella Serie A. Dopo le polemiche con i tifosi rivali all’andata vorrà certamente prendersi una rivincita, caricandosi la squadra sulle spalle. Infatti è in notti come queste che la Juventus ha più bisogno del suo campione; è per decidere questo tipo di partite che è stato acquistato. Tutto il popolo bianconero sarà aggrappato alle sue giocate per sognare una notte perfetta.