C'è stata una vittima eccellente nella prima giornata dedicata al ritorno degli ottavi della Champions League 2018-2019. Contro ogni pronostico, tenuto conto anche della vittoria per 2-1 ottenuta in trasferta, il Real Madrid è stato eliminato dalla competizione. Giustiziere dei campioni d'Europa è l'Ajax di Erik ten Haag, capace di espugnare il "Santiago Bernabeu" con un pesante 4-1.

Debacle Real: settimana da incubo per Solari

L'eliminazione appena patita per mano dei "Lancieri" segna probabilmente la fine di un ciclo per il Real Madrid, vincitore della massima competizione europea per ben 4 volte nelle ultime 5 edizioni.

La squadra di Solari conclude cosi una settimana da incubo con tre sconfitte decisive in altrettante partite al Bernabeu.

Lo scorso mercoledì i blancos hanno subito il pesante 0-3 nella semifinale di Coppa del Re contro il Barcellona, solo pochi giorni dopo nuovo "Clasico" e nuova sconfitta contro i catalani in Liga. Un preludio poco confortante in vista dello scontro con l'Ajax, che ha appunto "regalato" al pubblico del Bernabeu un'altra delusione cocente.

Ajax spietato, disastro Real Madrid

Eppure, dopo la vittoria dell'andata, i campioni d'Europa sembravano destinati al passaggio del turno. Una convinzione però subito intaccata dal gol di Hakim Zyech dopo soli 7 minuti. Solari non sembra preoccupato, convinto del buon inizio dei suoi, vicini al gol con Varane pochi minuti prima.

La situazione si complica al 18' quando David Neres sfrutta un grande assist di Dusan Tadic e beffa Courtois in pallonetto per il 2-0. Senza Sergio Ramos, squalificato, il Real sbanda in difesa e rischia il 3-0 dello stesso Neres.

Nel secondo tempo i padroni di casa continuano ad attaccare ma, come spesso accaduto in stagione sono poco incisivi sotto porta.

A segnare nuovamente è quindi l'Ajax, con un gran gol di Dusan Tadic al 62'. Una rete probabilmente nata da un'azione in cui il pallone era uscito, ma che il VAR convalida.

Con 30 minuti da giocare il Real avrebbe avuto bisogno di 3 gol per qualificarsi. Una parziale reazione arriva al 70', con Asensio che segna il momentaneo 1-3 e ridà speranze ai suoi.

Ma poco dopo arriva il definitivo 4-1 siglato da Schone al 72' minuto.

Il finale è solo una passerella per gli olandesi, che portano a termine un vero e proprio capolavoro. Un incubo invece per i campioni in carica, ormai fuori dai giochi in ogni competizione e costretti a fare i conti con una stagione fallimentare.