La Juventus è chiamata all'impresa per ribaltare il 2 a 0 del Wanda Metropolitano, l'atmosfera è quella delle grandi notti europee con i quasi 40.000 dello Stadium pronti a spingere Ronaldo e compagni verso i quarti di finale. I colchoneros arrivano con i favori del pronostico in virtù del vantaggio dell'andata e forti di un Simeone maestro nell'imbrigliare gli attacchi avversari

Primo tempo: Juve arrembante, Ronaldo firma l'1 a 0

Primo tempo totalmente di marca bianconera. La Juve parte forte consapevole della necessità di aprire il prima possibile le marcature e dopo solo 25 secondi si affaccia per la prima volta nell'area di Oblak con un traversone basso di Matuidi su cui la difesa biancorossa fa buona guardia.

L'undici di Allegri carica a testa bassa schiacciando i colchoneros nella propria metà campo e arrivando alla conclusione con Matuidi dopo un'incursione di Spinazzola dalla sinistra. Dal successivo calcio d'angolo c'è il primo vero episodio del match con Chiellini che insacca da due passi dopo una mischia, ma si vede annullare la segnatura da Kuipers per una carica di Ronaldo su Oblak. Il silent check del Var conferma la decisione del fischietto olandese.

Dopo la sfuriata iniziale della Juventus la partita vive una fase di stanca, con i bianconeri costantemente in possesso del pallino del gioco ma mai pericolosi dalle parti di Oblak. L'Atletico tiene il campo in maniera ordinata ma troppo remissiva e si fa segnalare solo per un tiro di Griezmann, controllato senza problemi da Szczesny, sul quale Morata si fa trovare in fuorigioco attivo.

Il debuttante Spinazzola al 25esimo si rende protagonista di una bella incursione in area con tunnel che genera un calcio d'angolo, sugli sviluppi del quale sono veementi le proteste di Chiellini e Bonucci per un tocco di mano, giudicato giustamente involontario da Kuipers. Al 26esimo la Juve passa: Bernardeschi lavora un pallone sulla trequarti e pesca Cristiano Ronaldo con una palla perfetta sul secondo palo, dove il portoghese è bravo a insaccare da distanza ravvicinata.

Dopo il vantaggio la Juventus controlla senza problemi il ritmo del gioco senza rendersi pericolosa, si segnala solo una rovesciata spettacolare di bernardeschi. L'Atletico sembra incapace di organizzare una reazione e si limita a uno sterile possesso palla. La partita sembra scivolare tranquillamente verso l'intervallo quando, a una manciata di secondi dal fischio di fine primo tempo, lo Juventus Stadium vive il primo brivido della serata su un'incornata di Morata che, pescato in ottima posizione, spedisce alto.

Secondo tempo: La Juve ammazza la partita, Ronaldo hat trick

La Juve esce dal tunnel così come aveva iniziato il primo tempo e dopo pochi secondi è Ronaldo a mettere in mezzo un pallone velenoso per Mandzukic controllato a fatica dalla difesa. La pressione bianconera è costante e viene premiata al 48esimo con il secondo sigillo del fuoriclasse portoghese. Cancelo mette in mezzo un bel pallone poco fuori dal lato destro dell'area, Ronaldo sale al piano superiore sovrastando sia Godin che Gimenez e imbuca nell'incrocio alla destra di Oblak con Kuipers che convalida su segnalazione della goal line technology. L'Atletico appare in bambola con continui cross pericolosi dalle fasce, dove Cancelo e Spinazzola fanno il bello e il cattivo tempo.

I colchoneros non hanno profondità e Simeone cerca di regalare più dinamismo al proprio reparto avanzato inserendo Correa per un timido Lemar. Proprio il nuovo entrato firma l'iniziativa migliore della squadra del Cholo con un destro da fuori area che sibila poco lontano dall'incrocio dei pali. Al 66esimo è il momento di Dybala che rileva un positivo Spinazzola. Allegri ridisegna la squadra con Bernardeschi nella zona occupata in precedenza dal numero 37 e la Joya a rifinire dietro le due punte. La partita viaggia su ritmi alti con la Juve costantemente in pressione e l'Atletico impegnato a tamponare senza riuscire a rendersi pericoloso ed è ancora la Juve che sfiora la segnatura quando Mandzukic, sotto pressione, pasticcia da pochi passi su una punizione col contagiri di Pjanic.

Allegri premia Moise Kean dopo la grande prestazione di campionato reagalandogli dieci minuti più recupero al posto di uno stanco Mandzukic ed è proprio il millenial, una manciata di minuti più tardi, a trovarsi a tu per tu con Oblak, ma il suo mancino fa la barba al palo lungo. All'84esimo la Juventus uccide la partita: Bernardeschi sfugge a Correa e cade in area toccato dallo stesso numero 10. Kuipers non ha dubbi ed indica il dischetto dal quale Ronaldo è glaciale nello spiazzare Oblak e firmare la sua personale tripletta. Game, set, match; l'Atletico non ha più la forza di rialzarsi e gli ultimi minuti di accademia consegnano ai bianconeri il pass per i quarti di finale