Manca meno di una settimana al quarto di finale d'andata di Champions Ajax - Juventus e gli addetti ai lavori non lesinano i loro scenari e pronostici. Tra queste voci c'è anche quella dell'ex attaccante degli olandesi dal 1987 al 1992 Bryan Roy, il quale nell'intervista rilasciata alla redazione di TuttoJuve.com, ha fatto il punto sui pregi e difetti delle duellanti e inoltre ha fatto un paragone tra la Juve di oggi e quella di Lippi.

I punti di forza dei duellanti

I bianconeri, secondo l'ex Foggia, sono nettamente superiori rispetto agli olandesi, perché non lasciano spazi agli avversari di turno: 'La Juve è una squadra che non lascia giocare l'avversario, il suo obiettivo è distruggere il gioco altrui e per questo l'Ajax farà fatica'.

Per gli olandesi è stata più semplice la sfida con il Real Madrid perché ha lasciato più spazi aperti.

La speranza degli orange di approdare in semifinale è non prendere gol ad Amsterdam, per poi approdare all'Allianz Stadium e giocarsela con più opportunità. L'Ajax è una formazione imprevedibile capace di fare molti gol, quanto di prenderli e in questo somiglia molto ad una squadra allenata da Zeman, suo tecnico ai tempi di Foggia.

Altro punto di forza della formazione di Erik ten Hag sono i giovani talenti come Blind, Van de Beek, Mazraoui e De Ligt, protagonisti di un buon avvio di carriera. Matthijs e Blind sono vecchie conoscenze dell'intervistato perché li ha allenati nelle giovanili quando entrambi avevano 15 anni.

Il capitano degli olandesi, fin da ragazzino, possedeva cattiveria, rapidità e grande intelligenza nell'anticipare l'avversario, qualità che sta mantenendo attualmente. Il diciannovenne ha come agente Mino Raiola, lo stesso che curò l'approdo di Roy in Puglia nel 1992, ma l'ex calciatore non sa dire se il difensore potrebbe trasferirsi alla Juventus che lo considera uno dei candidati per rinverdire il pacchetto arretrato.

Secondo Roy, il centrale è pronto per giocare ovunque e a Torino troverebbe Bonucci e Chiellini, difensori dai quali potrebbe apprendere al meglio il mestiere.

La Juve di Allegri e quella di Lippi

Facendo un paragone tra la squadra di Allegri e quella di Lippi, secondo Bryan Roy era più forte la seconda perché giocava più la palla ed aveva un reparto offensivo costituito da top player del calibro di Del Piero e Ravanelli.

La formazione odierna sarebbe più difensiva, anche se è brava a tenere strette le linee. Il giocatore più temuto tra gli uomini di Allegri è Cristiano Ronaldo, il quale può fare gol in ogni momento, ma anche Douglas Costa è considerato pericoloso e imprevedibile, per cui l'ex Foggia "spera" che non prenda parte alla gara.