Il 25 marzo 2019, Cristiano Ronaldo, giocando con il Portogallo contro la Serbia, si è infortunato, ma il portoghese conoscendo bene il suo corpo si è autodiagnosticato uno stop di due settimane circa ed ha confermato la sua presenza per il quarto d'andata contro l'Ajax. Lo stop di CR7 ha gettato nel panico la Juventus che è rimasta perplessa dalla prima diagnosi effettuata in terra lusitana che recitava: "Lesione di lieve entità ai flessori della coscia destra". In questi casi gli esami effettuati a caldo non dicono tutta la verità perché falsificati dall'ematoma, per cui necessitano altri test dopo il suo assorbimento.
Massimiliano Allegri, nella conferenza di vigilia contro l'Empoli, ha sottolineato che se il numero 7 bianconero non fosse guarito del tutto non avrebbe giocato nella trasferta ad Amsterdam. Dopo le seconde indagini cliniche, effettuate lunedì presso lo J Medical, si è appreso che la prima diagnosi era esatta e fortunatamente non ci sono rotture di fibre muscolari e ciò permette di ridurre i tempi di recupero da 3 a 2 settimane. Alla luce del nuovo verdetto medico, il 'conte Max' prima della trasferta in terra sarda si è mostrato più ottimista nel possibile rientro dell'ex Real Madrid contro gli uomini di Erik ten Hag. CR7, vive di sfide e vuole vincere anche questa di rientrare in tempi record dal guaio muscolare, per fare la differenza in quella che è la sua competizione preferita.
Oggi è già vigilia della gara casalinga contro il Milan ed allora è verosimile che Allegri durante la conferenza dia ulteriori delucidazioni sul recupero del penta Pallone d'oro.
Il programma di recupero
Il numero 7 bianconero mercoledì ha postato su Instagram una foto che mostrava le sue spalle e con la dicitura: "Non servono parole", come a dire che è pronto a caricarsi la squadra sulle spalle.
Durante questi giorni l'attaccante ha postato molte foto riguardanti il lavoro di recupero che si basa su tecar, laser, ultrasuoni, intervallati a lunghe sedute in acqua e in bike per mantenere il tono muscolare. Per questi trattamenti occorrono circa tre ore alle quali si aggiungono sessioni personalizzate eseguite nella sua lussuosa villa di Torino, dove non mancano piscina e palestra attrezzata.
Un ruolo fondamentale nel recupero del lusitano, lo gioca il fisioterapista Javier Santamaria, entrato nello staff medico bianconero insieme a Ronaldo. Il medico ha seguito il suo assistito nel lavoro effettuato in villa, monitorandone così miglioramenti e intensità del lavoro. Lo staff di CR7 è convinto che non salterà la trasferta ad Amsterdam, ma la cautela è d'obbligo ed oggi si capirà di più, infatti c'è la speranza di una sua convocazione contro i meneghini.