Ieri sera la Juventus non è andata oltre al pareggio di 1-1 contro l'Ajax. Il vantaggio maturato allo scadere del primo tempo è stato rimontato proprio al primo minuto della seconda frazione dai padroni di casa. La gara ha divertito molto gli addetti ai lavori che oggi si sono adoperati ad analizzare il match e tra questi c'è anche Mario Sconcerti.
L'analisi del match
La nota firma del giornalismo nel suo editoriale per il Corriere della Sera pensa che la gara è stata divertente, ma ingannevole e diversa dall'immaginario comune. In conferenza stampa Allegri aveva auspicato una gara in attacco, pensando alle caratteristiche degli avversari, invece non è accaduto niente di quanto si diceva: "Non c'è stato niente del previsto, né una Juve dominatrice, né un Ajax che assalta", questa l'affermazione dell'editorialista che continuando sottolinea come ieri sera è andato in onda solo il primo atto di una lunga partita di calcio, il cui finale è ancora tutto da scrivere.
Molti hanno sottolineato che il pareggio sia vantaggioso per la Vecchia Signora, ma non è così per il giornalista che vede il risultato neutro. Gli esperti del settore hanno pensato che i lancieri avrebbero attaccato e pressato gli avversari, ricordando il calcio di Cruijff, ma oggi il modo di giocare degli olandesi è solo un lontano parente dell'antica realtà. Questo quarto, dunque, ha deluso il giornalista perché ha semplicemente assistito ad una partita di buon calcio, con una Juventus che a tratti ha giocato peggio dell'Ajax.
La partita secondo i piani di Allegri
Solitamente il calcio italiano è additato come difensivista e la squadra di Massimiliano Allegri non è un'eccezione. I bianconeri fuori casa tendono a difendersi e a gestire le partite ed è quello che è successo alla Johan Cruijff Arena.
L'allenatore, secondo il giornalista, avrà pensato che sarebbe stato opportuno cercare di non subire gol nella prima ora e ci era quasi riuscito se non fosse che i suoi uomini sono entrati in campo, dopo l'intervallo, deconcentrati e gli olandesi ne hanno approfittato. Secondo i piani, trascorsi i primi sessanta minuti, inserendo gli uomini più offensivi come Douglas Costa in primis e Dybala, approfittando della stanchezza dei padroni di casa, avrebbe potuto indirizzare la squadra all'attacco.
Questa programmazione sparagnina non soddisfa Sconcerti, il quale avrebbe voluto vedere come la maggior parte dei tifosi, una squadra più cattiva, capace di portare a casa un risultato più congruo: "Il risultato va bene, ma non c'è stata soddisfazione, è mancata l'arroganza, è stato chiaro chi era il soggetto e chi il complemento".
Adesso il ritorno non sarà semplice per il club di Andrea Agnelli perchè gli olandesi, non avendo la pressione del pronostico a favore, non hanno nulla da perdere e tenteranno l'impresa all'Allianz Stadium con l'obiettivo di ripetere quanto fatto al Bernabeu.