Riccardo Ferri, ex storico difensore dell'Inter, considerato una vera e propria bandiera del club nerazzurro al pari di Beppe Bergomi, ha concesso una lunga intervista al sito "passioneinter.com" nella quale ha affrontato diverse tematiche di stretta attualità sportiva. Dall'attuale momento di campionato dell'Inter con la strenua difesa del terzo posto alle spalle di Juventus e Napoli fino a delle considerazioni sul lavoro svolto fin qui dall'attuale allenatore nerazzurro Luciano Spalletti. Senza disdegnare considerazioni sull'imminente arrivo di Diego Godin.

Lo stato di salute dell'Inter

Partendo dall'analisi dell'ultima gara di campionato, nella quale l'Inter ha affrontato l'Atalanta di Gian Piero Gasperini, forse la squadra che attualmente gioca il miglior calcio della Serie A, Ferri non si è soffermato sull'occasione mancata dai nerazzurri per allungare ulteriormente in classifica rispetto alle dirette inseguitrici, primo fra tutti il Milan di Rino Gattuso. Secondo Ferri, infatti, l'Inter ha disputato "una buona partita". Ed era anche ben messa in campo "sia dal punto di vista tattico che mentale". D'altra parte da quanto risulta all'ex difensore nerazzurro all'interno dello spogliatoio i giocatori hanno ritrovato "la voglia di raggiungere l'obiettivo".

La citazione della ritrovata unità all'interno dello spogliatoio dà inevitabilmente l'assist all'intervistatore per chiedere l'opinione di Ferri sulla gestione del caso Icardi da parte della società e sul suo eventuale futuro in nerazzurro. Ferri riconosce che "la spaccatura è abbastanza forte e dolorosa" e che nessuno all'esterno può sapere quali saranno gli sviluppi futuri, si possono solo fare delle ipotesi.

Ma certo da quando è nel mondo del calcio Ferri sostiene di non aver mai visto una cosa del genere. La personale speranza di Ferri è che Icardi "possa continuare ad essere un giocatore importante dell'Inter".

Per questo anche l'imminente arrivo di Godin potrebbe contribuire, secondo Ferri, a riportare armonia all'interno del gruppo.

Infatti, per l'ex difensore nerazzurro, il giocatore spagnolo sembra uno che "fa molto spogliatoio", l'inter ha bisogno di giocatori che facciano ritrovare il senso di appartenenza ad una squadra o, in altre parole, "l'attaccamento ai colori". Queste cose, in questo momento, contano più delle qualità tecniche del giocatore che, peraltro, sono indiscutibili. Ferri considera Godin uno dei migliori centrali in circolazione in Europa. Insieme, ovviamente, a Skrinjiar e De Vrij.

Il punto di vista di Ferri su Spalletti

Ovviamente, i maggiori contrasti si sono registrati tra Icardi e Spalletti. Prendendo spunto da questo l'intervistatore di "passioneinter" chiede a Ferri la sua personale opinione sull'allenatore di Certaldo che, comunque sia, ha avuto il merito di riportare l'Inter a disputare la Champions League.

Senza contare il fatto che l'Inter è comunque terza in classifica in un campionato dominato da una Juventus straordinaria. Quindi perché non riconfermarlo? Ferri riconosce che "Spalletti ha portato qualcosa di positivo" e che va difeso fino alla fine. D'altra parte, fa capire l'ex difensore, il ruolo dell'allenatore, oggi come oggi, è cambiato molto. Il "Mister" deve essere nello stesso tempo "un buon comunicatore, un buon gestore, un'equilibrista" senza pensare di avere il posto assicurato. Comunque, Ferri assicura che, in questo momento Spalletti è concentrato sul raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla società.

Ovviamente, in caso di addio di Luciano Spalletti a giugno, l'alternativa più plausibile è Antonio Conte.

Riccardo Ferri spiega che per l'allenatore leccese vale lo stesso discorso fatto per Godin. Conte è una persona che "ha lasciato il suo marchio" ovunque sia stata e che tende a mettere gli obiettivi comuni al di sopra di quelli personali. Per questo Ferri spera vivamente che arrivi ad Appiano Gentile possa arrivare proprio lui. Poi il fatto che Conte abbia avuto un passato importante alla Juventus "conta poco quando si è un professionista" come del resto lo stesso Conte ha ricordato più volte.