I giocatori che militano alla Juventus difficilmente riescono a divorziare e se lo fanno, non è certo a cuor leggero. Uno dei calciatori che nella passata stagione ha deciso di tentare una nuova avventura è stato Kwadwo Asamoah dopo che con la maglia bianconera ha vinto sei scudetti, tre Supercoppe italiane e due Coppe Italia. Il giocatore ha raccontato questo episodio della sua vita professionale e privata nell'intervista rilasciata a ''FcInternews''.

La voglia di tentare una nuova avventura

Il centrocampista, approdato a Torino nel 2011 ha raccontato che lasciare la Vecchia Signora è stato molto difficile, ma ha voluto cambiare aria per dare un futuro alla sua carriera e alla sua famiglia: “Per me è stato molto difficile lasciare la Juventus dopo tanti anni e tante vittorie”.

Il ghanese durante l’annata 2017/2018, è stato nel mirino del Galatasaray il quale era seriamente intenzionato ad ingaggiarlo, ma lui ha preferito aspettare una destinazione più congeniale. Il club di Andrea Agnelli intanto gli ha proposto il rinnovo del contratto, le condizioni non l'hanno soddisfatto e poi ha sentito la necessità di trovare nuovi stimoli per cui un mese dalla fine della stagione ha scelto di proseguire in bianconero e accettare l'offerta dell'Inter dove ha trovato il clima familiare di cui sentiva la necessità. Il suo obbiettivo è dare il massimo per questa maglia in modo da riportare il club alla vittoria del campionato, specialmente ora che nella panchina nerazzurra è approdato Antonio Conte.

Il confronto tra Allegri e Conte

L’intervistato apprezza molto il tecnico pugliese e la sua abnegazione: “Conte è uno che non molla mai vuole vincere tutte le partite”. La mentalità vincente dell'ex Chelsea non veniva mai meno, neanche dopo aver vinto lo scudetto con sei giornate d'anticipo e lo dimostra il fatto che ci si doveva continuare ad allenare come se fosse ancora tutto da fare.

Il centrocampista dai racconti di altri calciatori che hanno conosciuto Antonio da giocatore, ha saputo che anche allora era così maniacale. Conte chiede ai suoi uomini il massimo e se per qualche motivo si salta un allenamento obbliga a recuperarlo il giorno seguente: “Con Conte non puoi sgarrare mai”. il ghanese poi fa un confronto tra l'ex ct azzurro e Allegri.

Innanzitutto il nuovo allenatore dell'Inter non guarda i trofei conquistati, ma quelli da raggiungere e in ciò è diverso dal "conte Max". Altro punto in cui i due tecnici differiscono è l'approccio con i giocatori, mentre il pugliese è schietto sia con i titolari che con le riserve, il livornese è più riservato e preferisce confrontarsi con i senatori della squadra: “Allegri magari parla con i vecchi del gruppo e non davanti a tutti”.