In appena un anno sono passati dall'essere i punti di riferimento dell'Inter a veri e propri "separati in casa", esuberi da cedere al più presto anche e soprattutto per permettere alla società di reperire denaro fresco per andare a caccia di nuovi obiettivi di mercato. Una vera e propria parabola discendente quella che si è abbattuta su Mauro Icardi, Radja Nainggolan e Ivan Perisic che, reduci da una stagione tutt'altro che esaltante e (soprattutto nel caso dell'attaccante argentino e del centrocampista belga) da vicende discutibili che li hanno visti protagonisti fuori dal campo, in questi mesi hanno visto crollare le rispettive valutazioni che, in base ad una serie di calcoli effettuati dalla Gazzetta dello Sport, si sarebbero addirittura dimezzate passando dagli iniziali 200 agli attuali 100 milioni (o poco più).
Antonio Conte in questi giorni si è lamentato di un certo immobilismo sul mercato da parte della società meneghina, soprattutto per quanto riguarda le uscite. I fatti per adesso gli danno ragione, ma bisogna anche considerare che Marotta e Ausilio stanno cercando di piazzare altrove dei calciatori che - seppur dotati di qualità tecniche indiscutibili - si ritrovano in situazioni delicate, guardando soprattutto a Icardi e Nainggolan che qualche settimana fa sono stati ufficialmente dichiarati fuori dal progetto dall'amministratore delegato varesino.
Il futuro di Perisic è tornato in bilico da poche ore, ovvero dopo la sconfitta in amichevole dell'Inter contro il Manchester United, quando l'allenatore nerazzurro ha palesemente affermato che l'esterno offensivo croato non è adatto al ruolo di "pendolino" a tutto campo sulla fascia sinistra.
Di conseguenza, non è da escludere che i dirigenti della Beneamata comincino a cercare un nuovo giocatore che abbia le caratteristiche richieste dall'ex tecnico del Chelsea, provando nel frattempo a vendere il 30enne di Spalato.
La svalutazione dei 'tre tenori': l'Inter ha già perso 95 milioni
Facendo qualche conto in tasca all'Inter, in appena 12 mesi il valore complessivo di Icardi, Nainggolan e Perisic è passato da circa 200 milioni di euro ad "appena" 105 milioni e, se non si dovessero trovare soluzioni per vendere i tre calciatori, si rischierebbe di andare incontro ad un ulteriore deprezzamento.
Ovviamente, il simbolo di questo tracollo risponde al nome di Mauro Icardi. La scorsa estate, forte di una maglia da titolare intoccabile e della fascia di capitano, il centravanti argentino valeva i 110 milioni di euro della clausola rescissoria presente nel suo contratto. Ad oggi, invece, trovandosi ufficialmente fuori squadra e messo sul mercato dal club, sarebbe già un "affare" se Marotta riuscisse a venderlo per una sessantina di milioni.
La situazione del centravanti sudamericano viene costantemente monitorata dalla Juventus, con il ds bianconero Paratici che però vorrebbe ottenere un ulteriore sconto sul prezzo del cartellino, provando magari ad inserire una contropartita tecnica gradita alla controparte (sfumata l'ipotesi Dybala, si pensa a Moise Kean). Sullo sfondo resta sempre vigile il Napoli, pronto ad approfittare del minimo segnale di apertura per piombare su "Maurito".
Radja Nainggolan durante lo scorso Calciomercato estivo era stato salutato come il grande colpo interista: prelevato dalla Roma per un costo complessivo di 39 milioni di euro (compresi i cartellini di Santon e Zaniolo girati ai giallorossi), il "pupillo" di Luciano Spalletti a causa di una stagione a dir poco altalenante, condita da qualche polemica di troppo per presunti atteggiamenti poco ortodossi tenuti lontano dal campo, oggi ha un costo di mercato che si è più che dimezzato, giacché 15 milioni di euro sarebbero già una buona somma da intascare per la dirigenza nerazzurra.
In questo caso il problema è legato anche al cospicuo ingaggio che il centrocampista belga percepisce dal club di Zhang, e per questo motivo sarebbe gradito anche un prestito. In questa fase però ci sarebbero solo alcune squadre cinesi disposte ad accogliere il "Ninja" che, tuttavia, anche per stare accanto alla moglie che sta lottando contro un tumore, non vorrebbe allontanarsi troppo dall'Italia.
Infine Ivan Perisic. Dopo l'ultimo sfogo di Antonio Conte che non lo vede affatto come esterno sinistro "a tutto campo", il croato potrebbe anche partire da un momento all'altro. Anche in questo caso, però, le prestazioni discontinue dell'ex Wolfsburg stanno gravando sul suo valore di mercato. Circa un anno fa, il Manchester United aveva bussato più volte alla porta del club milanese, offrendo 50 milioni di euro ma ricevendo un secco rifiuto dai dirigenti della Beneamata.
Oggi questa somma sembra quasi un'utopia perché, per provare a cedere l'esterno offensivo croato, Marotta e Ausilio dovranno "accontentarsi" di una trentina di milioni. Al momento non ci sarebbero offerte concrete, ma solo qualche timido interessamento da alcune squadre della Premier League.