Sono state parole pesanti quelle rilasciate dal tecnico dell'Inter, Antonio Conte, che, dopo la sconfitta subita in Champions League, contro il Borussia Dortmund ha tuonato contro la società sottolineando ancora una volta come la rosa sia corta. In particolar modo l'allenatore ha evidenziato come l'estate scorsa si sia fidato di alcune situazioni di cui non avrebbe dovuto. Una situazione legata anche ai tanti infortuni che hanno colpito la rosa evidenziando i limiti della squadra nerazzurra visto che, dopo la sosta di ottobre, hanno giocato praticamente sempre gli stessi vista l'indisponibilità di D'Ambrosio, Sensi, Sanchez e Vecino.
Proprio per questo motivo lo stesso Conte avrebbe incontrato i dirigenti alla Pinetina nella giornata di ieri.
Conte incontra i dirigenti
Lo sfogo di Antonio Conte nel post partita del match di Champions League contro il Borussia Dortmund sta facendo discutere tutti gli addetti ai lavori e non solo. Le parole del tecnico sono arrivate fino a Nanchino ai vertici della società nerazzurra dove al patron di Suning, Jindong Zhang, saranno fischiati le orecchie.
Impossibile che certe dichiarazioni passassero inosservate con l'ex allenatore del Chelsea che ha anche sottolineato come ai giocatori non potesse chiedere di più in questo periodo. Come riportato da Il Corriere della Sera, però, ieri è andato in scena il vertice tra lo stesso Conte e i dirigenti nerazzurri.
L'amministratore delegato, Giuseppe Marotta, nel momento in cui ingaggiava il tecnico salentino sapeva che avrebbe dovuto fare fronte ai tanti pregi ma anche a qualche difetto come questi sfoghi a microfoni aperti. Il club ha registrato le sue parole e a gennaio potrebbe accontentarlo, almeno per quanto riguarda il rinforzo a centrocampo.
Maggiori perplessità, invece, ci sono per l'arrivo in attacco, nonostante l'allenatore abbia sottolineato questa esigenza.
La reazione dello spogliatoio
Nel suo sfogo Antonio Conte ha voluto sottolineare di non poter chiedere di più ai propri giocatori, nonostante gli evidenti errori che hanno portato alla rimonta del Borussia Dortmund.
Il tecnico dell'Inter preme sul tasto esperienza visto che, come dichiarato, non può pretenderla da giocatori come Stefano Sensi e Nicolò Barella, arrivati rispettivamente dal Sassuolo e dal Cagliari.
Come spiegato dal Corriere della Sera anche lo spogliatoio è rimasto colpito dallo sfogo con più di un giocatore che sarebbe rimasto incredulo. Ora tocca alla società che in questi mesi dovrà seminare bene in vista di gennaio per accontentare le richieste dell'ex ct azzurro ed evitare nuovi sfoghi che, comunque, hanno come obiettivo di tenere alta l'attenzione.