Romelu Lukaku, fin da quando è approdato all'Inter, ha dovuto fare i conti con il "fantasma" di Mauro Icardi. Dopo il passaggio dell'ex capitano al Paris Saint-Germain in prestito, sia i tifosi che gli addetti ai lavori hanno cominciato a paragonare caratteristiche e prestazioni del centravanti belga con quelle del collega argentino, e in alcuni casi sono arrivate anche delle critiche piuttosto aspre. In realtà, numeri alla mano (e la matematica, si sa, non mente) il nuovo numero 9 nerazzurro non solo ha surclassato in questa prima parte della sua esperienza milanese "Maurito", ma ha già fatto segnare degli score da record che gli stanno consentendo di entrare nella storia del club lombardo come uno dei migliori attaccanti di sempre.

Forse non tutti ricordano che Icardi nel 2013-2014, al suo esordio con la casacca dell'Inter, ha collezionato in totale 23 presenze e 9 reti. Poco o nulla a confronto con quanto fatto finora da Lukaku che, dopo aver superato Diego Milito - uno degli eroi del Triplete del 2010 - ha eguagliato addirittura il "Fenomeno" Ronaldo grazie al bottino di goal messo a segno in queste prime 11 tornate della Serie A 2019/2020.

I dati parlano chiaro e sono tutti dalla parte del 26enne di Anversa: nelle prime 11 giornate dell'attuale campionato italiano, il centravanti della nazionale belga ha "gonfiato la rete" in 9 occasioni. Questo traguardo è stato toccato sabato 2 novembre quando, a Bologna, con la sua doppietta l'attaccante nerazzurro ha consentito all'Inter di ribaltare il risultato che aveva visto la squadra di Conte in svantaggio in seguito alla marcatura di Soriano.

E così, dopo aver emulato il "Principe" Diego Milito, l'ex Manchester United ha agganciato addirittura Ronaldo.

L'ultimo a far registrare questo score dopo 11 turni di Serie A, infatti, era stato proprio il "Fenomeno" brasiliano nel lontano 1997/1998. E guarda caso il destino ci ha messo lo zampino, poiché la prima rete del fuoriclasse sudamericano in maglia nerazzurra arrivò proprio al Dall'Ara di Bologna, dove qualche ora fa Lukaku, con i suoi due goal, si è imposto ulteriormente come uno dei migliori centravanti della storia interista.

Lukaku ha già portato in dote 11 punti all'Inter

Il successo in rimonta di Bologna ha permesso all'Inter di restare al secondo posto in classifica, in scia alla capolista Juventus (che ha vinto il derby contro il Torino) che ha appena un punto di vantaggio sulla Beneamata. Le statistiche sottolineano un aspetto che rimarca ulteriormente quanto stia diventando importante e decisivo Romelu Lukaku per le sorti della compagine milanese.

Oltre ad aver segnato 7 dei suoi 9 goal totali in trasferta (considerando che la stracittadina con il Milan è stata giocata dall'Inter fuori casa) ha consentito alla società del Gruppo Suning di conquistare ben 11 punti sui 28 che in questo momento la formazione lombarda vanta in Serie A.

Probabilmente sarà meno "spettacolare" di Icardi, ma certamente Lukaku sta mettendo in chiaro quanto stia diventando importante negli schemi tattici di Antonio Conte: l'attaccante di Anversa, infatti, spesso fa anche il cosiddetto "gioco sporco", sacrificandosi per la squadra, non sprecando palloni e aiutando ad alzare il baricentro quando è necessario. Tutto ciò, ovviamente, accompagnato dalla sua concretezza sotto porta.

Se proprio si vuol trovare un piccolo "neo" a queste sue prime gare con la maglia numero 9 dell'Inter, bisogna guardare alla Champions League. Finora il centravanti belga non è riuscito ad entrare nel tabellino dei marcatori nella massima competizione europea. Martedì 5 novembre Handanovic e compagni sfideranno il Borussia Dortmund in trasferta: potrebbe essere questa l'occasione giusta per Lukaku per abbattere questo tabù a tinte nerazzurre.