Lionel Messi non è mai stato così lontano dal Barcellona. La pulce sta vivendo con sofferenza il momento non facile della squadra blaugrana seconda in classifica in Liga a -3 dal Real Madrid e con tanti problemi societari. La dirigenza sta lottando contro le accuse di aver puntato su un allenatore e un dirigente di poca esperienza internazionale come Quique Setien e Abidal. Quest'ultimo in particolare ha scatenato le ire della squadra dopo le accuse di scarso impegno. Così, come riporta Tuttosport in edicola stamani, le voci di un possibile addio di Messi a fine stagione stanno facendo alzare le antenne a tutti i top club europei.
La clausola di Messi valida solo per i campionati minori
Iniziamo con il chiarire che Messi ha un contratto in scadenza nel 2021 con il Barcellona ma all'interno di esso è presente una clausola che gli permetterebbe di liberarsi a zero con un preavviso di 30 giorni. Ma il vero cavillo è che la clausola è riservata ai campionati minori e non ai top europei come Serie A, Premier e Bundesliga. Il risultato è quindi che chi tra i top club vuole assicurarsi le prestazioni della pulce dovrà pagarlo. Quanto? Un operazione simile a quella che portò Cristiano Ronaldo alla Juventus. Circa 100 milioni di euro che ovviamente non rispecchiano il reale valore di Messi ma in questi casi la volontà del calciatore risulterebbe fondamentale.
Ma chi potrà permettersi Messi?
Ovviamente i top club europei, quelli della Premier in primis. Squadre come PSG e Bayern Monaco hanno sì la potenza economica ma il campionato francese e tedesco non rappresentano proprio la massima vetrina per quello che è forse il calciatore più forte di tutti i tempi.
E poi c'è la Serie A. La Juventus ha la forza economica per provarci ma avendo puntato un anno fa su Ronaldo è abbastanza improbabile che ci provi anche con Messi.
Poi c'è l'Inter. I nerazzurri con Suning hanno ritrovato quella solidità finanziaria che li sta portando di nuovo nell'elite delle squadre europee. E poi c'è un allenatore top come Conte che potrebbe convincere Messi a sposare la causa nerazzurra.
Beppe Marotta nel prederby di domenica scorsa alla domanda se tenterà di prendere la Pulce è fuggito via sorridendo.
Non vogliamo alimentare sogni ma una cosa è certa: qualora Messi decidesse di lasciare Barcellona, l'Inter un tentativo di portarlo a Milano lo farà.
I costi dell'operazione Messi
I costi? Oltre al prezzo del cartellino fissato ad una cifra di almeno 100 milioni, bisogna poi considerare il costo dell'ingaggio. Messi a Barcellona percepisce qualcosa come 50 milioni di euro a stagione. Volendo ipotizzare un accordo a 35 milioni che rappresenta la quota più bassa che si può offrire ad un campione del genere, si deve calcolare un costo lordo di 66 milioni.
Per il calciatore, così come fatto da Ronaldo, un ulteriore stimolo a preferire l'Italia è rappresentato anche dall'agevolazione fiscale che consente a redditi provenienti dall'estero di pagare soltanto 100.000 euro di tasse.
Quindi ricapitolando: un contratto di circa 3-4 anni potrebbe costare tra i 350 e i 360 milioni di euro. Circa 90 all'anno.
Ma ci sono da aggiungere anche i risvolti positivi dell'operazione. Oltre ovviamente alla crescita tecnica della squadra con un campione come Messi in rosa, si registrerà un aumento di fatturato dovuto all'aumento del costo dei biglietti e degli spettatori presenti a San Siro.
Poi c'è da aggiungere il profitto dovuto alla vendita di magliette e merchandising che con l'argentino saliranno considerevolmente. Infine l'Inter avrebbe maggiore potenza anche nell'andare a negoziare contratti di sponsorizzazioni. Quello con Pirelli è in scadenza nel 2021. Al momento il colosso degli pneumatici paga 19 milioni all'anno. Con Messi l'Inter può chiedere anche 50 milioni a stagione.