Il Barcellona mai come quest'anno sembra una polveriera, pronta ad esplodere alla presenza della più piccola scintilla. L'ultima, in ordine di tempo, è stata quella che ha portato allo scontro verbale tra il team manager blaugrana Eric Abidal e la stella della squadra catalana, Leo Messi. Il dirigente, durante un'intervista, ha lasciato intendere che l'esonero dell'allenatore Valverde si sarebbe consumato a causa dell'atteggiamento di alcuni calciatori che "non erano soddisfatti né lavoravano granché". Queste parole non sono piaciute al numero 10 di Rosario, il quale su Instagram ha esortato il dirigente a dire i nomi dei giocatori che avrebbero boicottato il lavoro dell'ormai ex tecnico.

A fronte di questa crescente tensione (e nonostante pare che il caso sia prontamente rientrato) hanno ripreso a circolare voci e indiscrezioni su un imminente divorzio fra la stella argentina e la società di Bartomeu.

Messi potrebbe andare via dal Barcellona tramite dei vincoli inseriti nella sua clausola

Le ipotesi di mercato che si stanno facendo in queste ore sono legate alla clausola rescissoria unilaterale presente sul contratto in essere tra Messi e il Barcellona, della quale si era parlato ampiamente già un anno fa. Sembra, infatti, che il campione argentino possa liberarsi gratuitamente dal suo vincolo con il club catalano già a giugno di quest'anno. L'unico obbligo che avrebbe l'attaccante, sarebbe quello di inviare alla società un preavviso di 30 giorni.

Dopo lo scontro con Abidal, è stata ricordata da gran parte dei media sportivi internazionali l'esistenza di quest'accordo.

Tuttavia, mentre si comincia a parlare di probabili destinazioni per Messi tra Manchester City, Juventus, Inter, Bayern Monaco e Paris Saint-Germain (solo per citarne alcune) ci si dimentica di alcuni dettagli che in realtà non andrebbero affatto trascurati.

Infatti, già l'anno scorso El Mundo Deportivo (citando fonti vicine al Barcellona) riportò che il vincolo sarebbe valido solo qualora La Pulce decidesse di dire addio al Camp Nou per approdare in un campionato minore. Dunque, niente Premier League, Bundesliga, Serie A, Liga spagnola e Ligue 1 a parametro zero, ma soltanto tornei meno competitivi come quelli del Qatar e del Giappone.

Questa linea andrebbe a confermare quanto già fatto dal Barcellona con altre due autentiche bandiere come Xavi e Iniesta che (guarda caso) sono andati via a titolo gratuito per accasarsi rispettivamente all'Al-Sadd (Qatar) e al Vissel Kobe (Giappone).

Di recente, invece, Sportmediaset ha sottolineato che non è ancora stato chiarito fino a che punto l'asso sudamericano potrebbe liberarsi a costo zero dal suo legame con il Barça. Non si esclude, infatti, che l'accordo tra le parti siglato nel 2017 (quando fu firmato il rinnovo quadriennale del contratto) preveda comunque che al club blaugrana venga versato un indennizzo. Ovviamente si tratterebbe di una cifra decisamente inferiore ai 700 milioni di euro previsti dall'intera clausola rescissoria.

Le grandi d'Europa dovranno investire per strappare Messi al Barça

Qualora dovesse essere confermata l'esistenza di questo particolare vincolo che non permetterebbe a Messi di divorziare dal Barcellona gratuitamente già da giugno, i vari top-club europei se vorranno provare ad inserirsi nelle crepe che si sarebbero aperte di recente tra il campione e il club, dovranno per forza di cose investire un bel po' di denaro. Sicuramente, per fatturato e per potenza finanziaria, il Manchester City di Guardiola (che riabbraccerebbe volentieri il fuoriclasse argentino dopo gli anni d'oro vissuti insieme al Camp Nou) e il Manchester United possono essere inseriti nella lista delle pretendenti di lusso.

Quando si parla di ingenti investimenti, non si può non pensare al Paris Saint-Germain che potrebbe ricomporre la coppia di fenomeni e grandi amici Messi-Neymar.

In Italia, la principale indiziata a provare ad approntare un'operazione di questo tipo è certamente la Juventus: il club di Agnelli, dopo essere riuscito a portare Cristiano Ronaldo in Serie A, potrebbe riprovarci anche con il 6 volte Pallone d'Oro, con il sogno di avere nella stessa squadra i due storici e grandi rivali del calcio internazionale.

Alle spalle della Juventus al momento potrebbe esserci soltanto l'Inter che si avvarrebbe dell'ingente disponibilità finanziaria del colosso Suning. Il Milan in questa fase sarebbe tagliato fuori, a meno che la società rossonera non dovesse cambiare proprietà nei prossimi mesi, ipotesi attualmente piuttosto aleatoria.