Purtroppo anche nella Serie A di calcio si registra il primo calciatore positivo al coronavirus, si tratta del difensore centrale della Juventus Daniele Rugani. Il 25enne bianconero sta bene e probabilmente non avrà nessun problema a uscire fuori da questa brutta situazione, sia per stato fisico che per età. Era nell'aria che potesse accadere, troppe persone girano intorno al mondo del calcio per pensare che questo ambiente potesse rimanere immune al virus. La Juventus è ufficialmente in quarantena così come tutte le persone che nell'ultimo periodo hanno avuto a che fare con il calciatore bianconero.

Anche l'Inter rimarrà in isolamento, domenica scorsa ha infatti disputato un match di campionato contro i torinesi.

Daniele Rugani positivo al coronavirus

Il calciatore della Juventus Daniele Rugani è risultato positivo al Coronavirus. La società bianconera ha preso immediatamente tutti gli accorgimenti del caso mettendo in quarantena i propri calciatori. Probabilmente il mondo del calcio ha tardato non poco nel prendere di petto il problema, ora oltre alla Juventus saranno in isolamento tutti coloro che hanno avuto a che fare con il calciatore, Inter compresa.

La certezza è che la Juventus salterà senza dubbio la sfida di Champions League che la vedeva opposta ai francesi del Lione. Il calcio italiano si è fermato, sarebbe il caso che anche quello europeo prendesse atto della situazione e facesse i medesimi passi.

La positività di un singolo calciatore, come è accaduto a Daniele Rugani, mette a repentaglio infatti la Salute di intere squadre, di coloro che gravitano all'interno del mondo del calcio e delle loro famiglie.

L'Uefa non ha mostrato la decisione necessaria per intervenire sull'enorme problema che sta affliggendo gran parte dell'Europa.

La partita tra Liverpool e Atletico Madrid vedeva infatti sulle tribune più di 50 mila persone, inevitabilmente a contatto, provenienti dall'Inghilterra e da Madrid, mentre il Paris Saint Germain ha portato a termine la propria gara a porte chiuse. La positività al coronavirus probabilmente darà una bella accelerata alla questione, si potrebbe decidere di fermare tutto per un determinato periodo, evitando di dare luogo a partite ma anche ad allenamenti, che rappresenterebbero chiaramente degli assembramenti tra più persone.

Anche i calciatori e le loro famiglie dovrebbero essere maggiormente tutelati e messi al riparo da qualsiasi possibilità di contagio, come avviene in questo momento per tutti i cittadini. Sarebbe il caso che stessero in casa, preservando la loro e l'altrui salute.