I tifosi italiani hanno avuto l'occasione di rivederlo con la maglia della nazionale brasiliana in una circostanza indimenticabile per il nostro calcio, la mitica sfida tra Italia e Brasile al Mondiale del 1982 che Rai Sport ha riproposto nella serata del 25 marzo. Zico fu tra i grandi protagonisti di quell'edizione della Coppa del Mondo, insieme ad un grande Brasile che gli azzurri ebbero il merito di eliminare in quello che, alla vigilia, sembrava un confronto impossibile. Ma di lui in Italia si ricordano soprattutto i tifosi dell'Udinese quando il fuoriclasse carioca nella caldissima estate nel 1983 venne ad indossare la maglia delle zebrette.

Stagione memorabile la sua prima in Serie A dove inscenò un duello a suon di gol per la classifica marcatori con Michel Platini. Ma Zico è anche il fuoriclasse che vinse tutto con la maglia del Flamengo e che nei primi anni '80 era certamente il numero uno a livello mondiale. In questo periodo difficile per l'Italia in cui, tra le altre cose, non si gioca a calcio, l'ex numero 10 della Seleçao è stato raggiunto da Sky Sport in videoconferenza per un'intervista a tutto tondo. Si è parlato ovviamente dell'attuale emergenza sanitaria, ma anche di calcio di ieri e di oggi.

'Il calcio era una vetrina bellissima per l'Italia in tutto il mondo'

"L'Italia mi è rimasta nel cuore", sottolinea nell'intervista Arthur Antunes Coimbra in arte Zico, ricordando la sua esperienza all'Udinese.

"Quando ho giocato in Italia erano gli anni '80 e fu un momento eccezionale per la Serie A. A Udine sono stati due anni fantastici e ogni domenica si vedevano belle partite con grandi campioni in campo. In quel periodo il calcio era una vetrina bellissima per l'Italia in tutto il mondo". Gli viene chiesto se nel calcio dei giorni nostri riesca a intravedere il suo 'erede'.

"Non mi piace far paragoni anche perché ai miei tempi si giocava in maniera diversa. Oggi le mezzepunte, i numeri 10 non esistono più, mentre quando giocavo io c'erano tanti giocatori che in quel ruolo facevano la differenza ed anche dopo: in Italia mi vengono in mente Baggio e Del Piero". Riguardo al calcio di oggi, Zico elogia Dybala: "Se gioca da mezzapunta fa cose spettacolari ed uno come lui non dovrebbe mai restare lontano dall'area".

Le preoccupazioni per la Seleçao

Nonostante il Brasile dei suoi tempi sia riconosciuto come uno dei migliori di ogni epoca, quella straordinaria Seleçao non vinse nulla nemmeno a livello continentale. Il Brasile attuale è invece fresco della vittoria in Copa America, ma Zico si mostra realmente preoccupato per il rendimento della nazionale. "Si, ha vinto la Copa America ma non ha dimostrato alcuna superiorità nei confronti delle altre e nelle ultime amichevoli la squadra non mi è proprio piaciuta. Ho l'impressione che i giocatori abbiano perso l'allegria di indossare la maglia della nazionale e che vadano quasi per obbligo. Bisogna cambiare tutto, la Seleçao è importante per il Brasile".