Il calcio olandese piange un altro pilastro di quella magnifica generazione che incantò il mondo negli anni '70. Si è spento Wim Suurbier per le conseguenze di un'emorragia cerebrale che lo aveva colpito lo scorso aprile, aveva 75 anni. Lo scorso gennaio era deceduto Rob Rensenbrink, meno di un mese dopo la triste notizia della morte di Barry Hulshoff, esponenti di quel "calcio totale" che rappresenta una delle più grandi rivoluzioni tattiche nella storia del gioco più bello del mondo.

L'Ajax omaggia il suo 'guerriero coraggioso'

A dare la pessima notizia che, purtroppo, era nell'aria da settimane alla luce delle sue critiche condizioni di salute, è stato proprio l'Ajax attraverso i suoi canali social.

Cresciuto nelle giovanili dei lancieri, Suurbier vi aveva trascorso gran parte della carriera facendo il suo esordio in prima squadra nel 1966 e giocando ininterrottamente in biancorosso fino al 1977. Con le sue 393 presenze è il secondo nella storia del club di Amsterdam, davanti a lui c'è soltanto Sjaak Swart. La dirigenza dell'Ajax, nell'esprimere le condoglianze alla famiglia e ricordare il grande contributo al club, lo ha definito un "guerriero coraggioso".

Unico rimpianto il titolo mondiale

Una carriera costellata di successi quella di Suurbier, sia a livello nazionale che internazionale. Con la maglia dell'Ajax è stato sette volte campione d'Olanda, ma il suo nome è legato soprattutto alle imprese dei lancieri in Coppa dei Campioni: tre volte consecutive sul tetto d'Europa dalla stagione 1970/71 all'annata calcistica 1972/73.

Nel suo palmares anche la Coppa Intercontinentale vinta nel 1972 e la Supercoppa europea conquistata nella stagione successiva. Wim Suurbier è stato inoltre un pilastro della favolosa 'arancia meccanica', l'Olanda degli anni '70 bella ma 'non vincente' se consideriamo le due finali mondiali perse nel 1974 e 1978, in entrambe le occasioni al cospetto della squadra di casa, rispettivamente Germania Ovest e Argentina.

Suurbier giocò da titolare la finale di Monaco di Baviera nel 1974, mentre quella di Buenos Aires lo vide subentrare a Jansen quando mancava un quarto d'ora alla fine dei tempi regolamentari, giocò dunque per intero i supplementari che videro gli olandesi soccombere per 1-3.

Intelligenza calcistica e duttilità tattica

Il suo ruolo naturale, se di ruolo si può parlare nella versatile scacchiera olandese, era quello del terzino destro anche se nel corso della partita era decisamente portato a spingere e spesso cambiava posizione con Krol che giocava sulla corsia opposta.

Di fatto il suo lavoro permetteva maggiori soluzioni offensive a quella che è stata una delle più micidiali macchine da calcio di tutti i tempi. Dopo aver lasciato l'Ajax nel 1977, Suurbier disputò una stagione in Bundesliga con lo Schalke 04. Giocò anche nel campionato francese, nelle file del Metz, oltre alle sue stagioni statunitensi con i Los Angeles Aztecs e i San Jose Earthquakes. In mezzo anche una breve parentesi "di ritorno" nel campionato olandese, nel 1982, con lo Sparta Rotterdam.