L'ex attaccante dell'Inter e attuale presidente del Valladoid, Luiz Nazario da Lima Ronaldo ha concesso un'intervista al giornale italiano Sportweek. Tanti gli argomenti affrontati dal brasiliano, dal suo passato da giocatore di Inter e Milan fino all'attuale situazione del campionato di Serie A.

In particolar modo si è soffermato sul dominio della Juventus, che in questa stagione ha conquistato il 36° scudetto della storia bianconera, il nono consecutivo. A tal riguardo ha dichiarato di avere fiducia nell'Inter e nella nuova proprietà Zhang aggiungendo: "Rispetto per la Juventus, un esempio di come si gestisce una società e di come si apra un ciclo, ma è il momento che questa dittatura finisca, tocca all'Inter, non vedo altra possibilità".

Da tifoso interista Ronaldo, oltre ad augurarsi questo cambio di rotta in Serie A, si è detto convinto quindi delle abilità manageriali della famiglia Zhang. Il brasiliano ha poi voluto svelare un retroscena in merito al suo passaggio al Milan nella stagione 2007-2008, dopo cinque stagioni al Real Madrid.

Il motivo del trasferimento di Ronaldo al Milan

Ronaldo a Sportweek ha spiegato il motivo per cui si trasferì al Milan. Ha infatti dichiarato: "Io volevo tornare all'Inter, ho aspettato per dare il tempo ai nerazzurri di dirmi sì o no". Proprio il silenzio della società di Moratti portò Ronaldo ad accettare il Milan. A tal riguardo il brasiliano ha poi aggiunto: "Più che traditore, mi sentivo un po' tradito per essere stato rifiutato".

Consapevole di aver fatto una scelta impopolare, il brasiliano ha sottolineato che ha sempre preso decisioni per sensazione e non per imposizione.

Si è poi soffermato sul rapporto che ebbe con Berlusconi e Galliani nella sua unica stagione al Milan (disputò 20 presenze realizzando 9 gol). Sull'argomento ha dichiarato: "Il rapporto con loro è un ricordo che mi fa sorridere ancora oggi, si è interrotto, ma la stima è rimasta".

Il ricordo dello scudetto perso il 5 maggio 2002

Non poteva non mancare il ricordo dello scudetto perso il 5 maggio 2002, quando l'Inter venne sconfitta dalla Lazio allo stadio Olimpico di Roma, consegnando lo scudetto alla Juventus vittoriosa ad Udine.

A tal riguardo Ronaldo ha sottolineato che quella fu una colpa della squadra, dichiarando: "Quando il destino ce l'hai in mano, se ti scappa, via non può prendertela con nessuno".

Il brasiliano ha poi aggiunto che quello scudetto era il regalo minimo che avrebbe voluto fare ai sostenitori dell'Inter, anche come gesto di riconoscenza per la vicinanza che i tifosi nerazzurri gli avevano riservato quando ebbe il brutto infortunio al ginocchio. Sul rapporto con il tecnico Cuper all'Inter, ha invece dichiarato che non c'era nessun modo di trovare un compromesso fra le parti.