La Fiorentina, dopo il disastroso pareggio contro lo Spezia per 2-2, inizia ad avvertire i primi malumori, anche a livello societario. Commisso in persona, dopo averlo confermato in estate, ripone in Iachini tutta la sua fiducia, ma le prestazioni negative contro la Samp e le aquile ha creato nel presidente più di un dubbio. La prossima gara in campionato contro l’Udinese potrebbe essere decisiva per il tecnico, come ammesso nelle scorse ore dal Ds Pradé. In caso di esonero di Iachini, in cima alla lista dei desideri della società viola ci sarebbero i nomi di Maurizio Sarri e Luciano Spalletti.

Due toscani e, guarda caso, due dichiarati tifosi della Fiorentina. Spalletti, ancora legato contrattualmente all’Inter era già nei radar della Fiorentina nei mesi scorsi, prima della conferma dell’attuale allenatore. A gennaio, l’ex nerazzurro rifiutò i viola sperando nella chiamata di qualche big di Premier League: proposta mai arrivata, con il sodalizio di Commisso che sarebbe al momento l’unica possibilità di un certo prestigio per ritornare in panchina.

Spalletti e il rapporto con l'Inter

Luciano Spalletti, che ha guidato l’Inter per due stagioni, potrebbe dunque sedere dopo altrettanti anni di inattività sulla panchina della Fiorentina di Beppe Icahini. L’allenatore della viola è fortemente in bilico dopo solo quattro giornate di campionato.

L'Inter guarda con molta attenzione quello che accade a Firenze, dato che Spalletti, attualmente, è ancora legato contrattualmente ai nerazzurri. Qualora il tecnico di Certaldo accettasse l'incarico di Commisso, il club di Steven Zhang avrebbe un risparmio di ben 400mila euro netti al mese, questa è la cifra che l'Inter deve versare a Spalletti fino a giugno 2021.

Il rapporto tra Luciano Spalletti e l’Inter è estremamente compromesso. Il tecnico nerazzurro, lo scorso anno, per risolvere il contratto e andare al Milan, che lo aveva cercato prima dell'arrivo di Pioli, pretendeva il pagamento dello stipendio per la stagione in corso, per un totale di 5 milioni di euro netti. L'Inter, ben felice di liberarsi di un ingaggio pesante, offrì a Spalletti il pagamento degli stipendi fino a fine 2019.

Totale: un milione di euro netto. E il tecnico a quel punto sarebbe stato libero di firmare per il Milan. Luciano disse no.

A rendere tutto difficile è anche il fatto che, già prima della questione legata alla richiesta di pagamento, i rapporti fra Spalletti e l’Inter fossero tesi. L’allenatore ha sofferto il fatto che la società non gli abbia messo a disposizione i giocatori che chiedeva. Un dolore che si è fatto rabbia una volta che il club, anche grazie ai soldi della Champions, si è poi dimostrato generoso sul mercato con Conte, a cui ha dato uno stipendio doppio rispetto al suo. Spalletti si è risentito anche per aver fatto tanto per il club nerazzurro, soprattutto lo scorso anno, negli ultimi mesi della stagione, quando per settimane, dopo gli allenamenti, correva in Toscana per andare a trovare il fratello, che il destino ha voluto se ne andasse proprio il giorno dopo la fine del campionato, con l'Inter qualificata nuovamente in Champions League.