Nel match di campionato fra Milan e Juventus ha brillato il talento di Federico Chiesa. Il centrocampista offensivo ha realizzato due dei tre gol con i quali i bianconeri hanno battuto la squadra di Pioli. Successo importante che permette alla Juventus di accorciare in classifica rispetto alla vetta, portandosi a -7 proprio dai rossoneri e con una partita da recuperare (contro il Napoli). In questi giorni si è discusso molto di Federico Chiesa, a soffermarsi sul giocatore è stato anche il commissario tecnico della nazionale italiana Roberto Mancini.

Quest'ultimo infatti conosce benissimo sia Enrico Chiesa che suo figlio Federico. Il primo ha avuto modo di conoscerlo bene sia alla Sampdoria che alla Lazio, quando i due ancora giocavano ed erano compagni di squadra. Federico invece lo allena nella nazionale italiana. Sul confronto fra i due ha dichiarato: "Enrico era una punta mobile, un attaccante, Federico è un esterno d'attacco, più completo: è meglio del padre".

Roberto Mancini su Enrico e Federico Chiesa

Il commissario tecnico della nazionale italiana Roberto Mancini ha dichiarato: "Enrico entrò alla Samp che era un ragazzino, si può dire che l’ho cresciuto". Ha poi aggiunto che giocò dapprima in prestito al Modena e poi alla Cremonese prima di rientrare alla Sampdoria.

Giocatore richiesto da molte società e che Mancini ha definito anche "un'ottima persona". In merito invece al confronto fra Enrico e Federico, Mancini ha aggiunto: "Sono diversi fisicamente, strutturalmente e tecnicamente, l'unica cosa che li accomuna è il tocco di palla in preparazione al tiro". In merito alla decisione di Federico Chiesa di trasferirsi alla Juventus, il commissario tecnico ha dichiarato: "Questo è un passaggio importante per lui, di crescita e completamento soprattutto dal punto di vista mentale".

Ha poi aggiunto che il centrocampista offensivo sarà molto importante per la nazionale, fra l'altro ha fatto sempre bene con Mancini.

La stagione di Federico Chiesa

La crescita di Federico Chiesa in questi primi mesi di Juventus è stata evidente. Sia in campionato che in Champions League ha spesso inciso, raccogliendo rispettivamente 14 presenze, 5 gol e 5 assist e 6 presenze, 1 gol ed 1 assist.

Soprattutto contro il Milan ha messo in evidenza le sue principali caratteristiche: velocità, abilità nel saltare l'uomo e ottimo tiro da fuori sia di destro che di sinistro. La Juventus attende conferme dal giocatore anche nelle prossime partite, anche perché nei prossimi giorni arrivano importanti impegni non solo in campionato. Dopo il match di Serie A contro l'Inter, ci sarà infatti la finale di Supercoppa italiana contro il Napoli, prevista il 20 gennaio.