Romelu Lukaku torna a far parlare di sé e non solo per le prestazioni e per i gol. Il numero 9 dell'Inter è reduce da un'ottima prima stagione in Serie A e sembra ben avviato per bissarla nella stagione in corso visti i 20 gol stagionali già messi a segno. Certo, grandi prestazioni comportano grandi occhi addosso. E nel calcio, avere gli occhi addosso di un club ricco e potente corrisponde spesso a un'autentica battaglia di mercato che prospetta a propria ombra sulla sessione estiva. L'attaccante belga classe '93 riaccende le ostilità sull'asse Milano-Manchester.
Ma stavolta è il City di Guardiola a tentare il belga.
Uno come Lukaku al City
Il sito della "BBC", nella sezione relativa ai rumor di Calciomercato, parla di un interesse del club inglese nei confronti di Lukaku. Il club di Manchester, arrivato all'apice del calcio inglese nell'ultimo decennio, vuole rinforzarsi. Anzi, deve. Sì, perché alcuni pilastri di questa rapida ascesa del club dell'Etihad Stadium come Sergio Agüero e Fernandinho lasceranno il City a fine stagione in seguito alla scadenza del proprio contratto. Sebbene non sia proprio un colosso, il giocatore più simile a un 9 puro per il City è proprio l'attaccante argentino. L'alternativa a disposizione di Josep Guardiola è Gabriel Jesus che per doti tecniche sembra più un'ala o una seconda punta che un bomber puro.
Ma è proprio qui che sta la rivoluzione.
Lukaku nel tiki-taka
Chi conosce il calcio di Pep Guardiola, in effetti potrebbe rimanere sorpreso in quanto lo stile di gioco per cui è conosciuto non sempre sembra compatibile con giocatori (dalla mediana in su) con la fisicità di Romelu Lukaku. Per caratteristiche e quant'altro, sarebbe stato più semplice immaginare un attaccante come Lautaro Martinez accostato al City: è più simile ad Agüero per molti aspetti.
Ma forse il punto è proprio questo: Guardiola potrebbe voler cogliere l'occasione di regalare al suo gioco uno step evolutivo sfruttando anche giocatori di gran fisico lì davanti. E certo, a Lukaku, la tecnica per giocare agli ordini di Guardiola non manca. Il City potrebbe averne bisogno anche perché non ha un attaccante di grande fisicità lì davanti dai tempi di Edin Dzeko.
I fantasmi di Pep
L'Inter rivive un incubo. Era l'estate 2009 e dopo le lacrime di gioia per il sedicesimo scudetto, arrivano quelle di disperazione. Si diffonde la notizia che Zlatan Ibrahimovic lascerà i nerazzurri per andare al Barcellona di Guardiola. Chi conosce bene la storia del campione svedese sa bene che quella sarà l'esperienza meno felice della sua carriera: il rapporto con l'allenatore catalano si incrinerà a metà campionato e per lui ci sarà poco spazio. Un grande investimento prima, una gran delusione poi. Guardiola sembra non aver imparato la lezione di 11 anni fa: un altro giocatore molto fisico, tecnicamente molto diverso da Ibrahimovic e anche caratterialmente. Ma anche per la sola scaramanzia, una componente molto forte nel calcio, molti al posto suo non ci penserebbero neanche.
Simpatico, tra l'altro dopo le schermaglie tra Ibrahimovic e Lukaku in Coppa Italia, che si torni a parlare di loro e di qualcosa che in qualche modo li potrebbe accomunare.
I grattacapi di Conte
Certo, difficile pensare che l'Inter resti a guardare. I meneghini sono piuttosto agguerriti sul mercato in uscita per quanto riguarda i propri migliori giocatori. È più d'un anno che resiste alle pressioni del Barcellona per arrivare a Lautaro Martinez e difficilmente Marotta deciderà di lasciar andare Lukaku a meno di un'offerta davvero irrinunciabile. Le alternative, già valutate nelle scorse sessioni, però non mancherebbero e anche queste hanno qualcosa a che fare con il Manchester City. La prima che viene in mente è l'ex citizen Edin Dzeko.
Il Cigno di Sarajevo vive un periodo di tira e molla con Paolo Fonseca che gli ha tolto addirittura la fascia di capitano (scenario che i tifosi dell'Inter hanno vissuto con Icardi e sanno bene dove porta). Con il bosniaco accanto, che nonostante il fisico da 9 ama fare il rifinitore, Lautaro potrebbe superare il proprio record personale di gol. Un altro nome circolato nei mesi scorsi è quello dell'attuale numero 10 del City: Agüero potrebbe essere l'ottimo affare a parametro zero per i nerazzurri. Un profilo che però potrebbe sembrare più un "sosia tecnico" di Lautaro che non un'alternativa a Lukaku. Ma a Conte potrebbe non dispiacere affatto. Stando alle informazioni raccolte da "InterNews", però, il suo agente Hernan Reguera, almeno fino a novembre, non era stato in contatto con nessuno per il futuro dell'argentino.
Lusinghe
Il problema potrebbe non porsi. Viste le mille peripezie affrontare nell'estate del 2019 dalla dirigenza nerazzurra per assicurarsi il giocatore belga, è molto difficile pensare che vogliano privarsene dopo sole due stagioni. Le pretese economiche dello United, le ingerenze della Juventus nella trattativa (alla quale non dispiacerebbe l'idea di riaffacciarsi sul giocatore). Dopo il periodo piuttosto difficile al Manchester United, Lukaku ha trovato una propria stabilità, centralità tattica e sembra trovarsi anche abbastanza bene a Milano. Certo, le attenzioni di una squadra come il Manchester City a un giocatore non possono che fargli piacere ma potrebbe semplicemente trattarle come lusinghe per accrescere la propria autostima professionale e continuare a migliorare con l'Inter.