Dopo la grande delusione dell'eliminazione dai play-off di Serie B nella semifinale di ritorno contro il Venezia del 20 maggio, che condanna l'U.s. Lecce a un altro anno di cadetteria, il massimo dirigente salentino, Saverio Sticchi Damiani, è intervenuto per dire la sua: ”Ora ho bisogno di riposare, sento di aver dato tutto quello che avevo".

La piazza è delusa, dopo che la squadra prima della sosta per i recuperi godeva di diversi punti di vantaggio su Monza e Salernitana: c'è anche qualche tifoso che sui social invoca l'esonero di Corini. Il tecnico lombardo intanto ha dichiarato che parlerà con la società e, se ci sarà un accordo comune, sarà contento di proseguire il suo cammino in giallorosso.

Le parole di Sticchi Damiani

Il presidente giallorosso Sticchi Damiani sottolinea il grande vantaggio sfumato nelle ultime giornate di campionato: "Tralasciando la partita contro il Venezia, dopo l'enorme delusione mi sembra opportuno approfondire la questione di una squadra che fino alla trentaduesima giornata godeva di un margine di vantaggio significativo sulle dirette concorrenti (Salernitana e Monza), buttato via nel finale di stagione, dopo aver raccolto appena un punto nelle ultime quattro giornate".

Sticchi Damiani guarda al futuro e si augura di poter riabbracciare al più presto i tifosi: "Credo che sia doveroso fare quest'analisi per rimanere lucidi in vista delle scelte future che si andranno a prendere.

Dobbiamo guardare avanti, come abbiamo sempre fatto. Abbiamo bisogno di vivere una stagione a stretto contatto con i nostri tifosi, la cui assenza si è fatta sentire sia fisicamente che economicamente".

Infine il presidente giallorosso chiude, ricalcando quanto sia stata difficile ed estenuante la stagione calcistica appena terminata: "Ora ho bisogno riposare, sento di aver dato tutto quello che avevo dentro.

È stata la stagione più faticosa da quando sono qui".

Mister Corini a fine gara

Dopo l'1-1 che ha visto il Venezia accedere alla finale, il tecnico dei salentini, Eugenio Corini, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Dazn:

L'allenatore giallorosso ha analizzato l'ultimo periodo della squadra: "La valutazione complessiva dell'ultimo mese va fatta sulle partite che avrebbero potuto regalarci il sogno.

Sto parlando di quelle contro il Cittadella e Monza, due partite dove la sfortuna ci ha impedito di raggiungere i tre punti e soprattutto che ci hanno causato un contraccolpo psicologico non indifferente. Abbiamo visto sfuggire un obbiettivo concreto che era nelle nostre mani. Contro la Reggina, Empoli e un tempo a Venezia avevamo bisogno di smaltire qualche scoria, già nei secondi 45 minuti di Venezia i ragazzi erano tornati a fare quello che sapevano: costruire gioco come abbiamo fatto in nove mesi di lavoro. Tutto questo l'abbiamo messo in campo oggi. Avevo la percezione che potevamo fare una grande gara e l'abbiamo fatta".

Corini ha apprezzato la reazione della squadra al gol subito, un po' meno l'ultimo periodo sfortunato per i salentini: "Abbiamo reagito al loro vantaggio, nonostante non meritassimo lo svantaggio, pareggiando e successivamente creando diverse occasioni da gol.

L'eliminazione è figlia di un mese in cui non ci è girato bene, nonostante ciò le prestazioni della squadra ci sono state, oggi sento tanto dolore, ma il calcio a volte è crudele e bisogna accettare il verdetto del campo. Abbiamo 30 trenta punti nel girone di andata, purtroppo abbiamo lasciato qualcosa nel mese di dicembre".

Mister Corini aggiunge: "In questi 180 minuti se c'era una squadra che meritava di raggiungere la finale, quella eravamo noi, ma questo periodo non ci ha sorriso. Il fatto di non aver avuto i tifosi allo stadio ci ha penalizzato e la fretta di chiudere la pratica, durante le partite casalinghe, ha fatto sì che venisse meno il nostro equilibrio in campo. La squadra ha retto, ma proprio nel momento decisivo ci è mancato qualcosa che è difficile da andare a cercare e concedetemi di dire che stasera faccio fatica a trovarlo.

Meritavamo la finale".

Su Mancosu, il tecnico afferma: "Marco era deluso, com'è normale che sia, l'ho abbracciato e gli ho detto he se avessi dovuto scegliere un giocatore, avrei scelto lui. È un uomo di grandi valori che ha una forza d'animo straordinaria, l'amore che ha per il calcio e per i colori gli ha permesso di recuperare e tornare a disposizione in questo finale di stagione. Per calciare il rigore che ha sbagliato, sceglierei mille altre volte Marco Mancosu perché con giocatori del genere un'allenatore non si sente mai solo".

Infine l'allenatore conclude parlando del proprio futuro: "Adesso ci sarà un confronto con la società, con la quale ho un rapporto tranquillo e schietto, dove ognuno farà le sue valutazioni e vedremo se continuare il nostro rapporto o meno.

Per quanto mi riguarda è un onore essere l'allenatore del Lecce e di conseguenza se ci sarà la possibilità, vorrei continuare. Tutto questo però potrà accadere solo dopo un confronto con la proprietà".