Un'ottima reazione dell'Inter alle difficoltà finanziare e alla cessione di Romelu Lukaku grazie all'esperienza del 'volpone Marotta', e una Juventus invece in affanno e incapace di sostituire adeguatamente Cristiano Ronaldo. Si è espresso così, in sintesi, Massimo Brambati durante il suo intervento a Maracanà, programma di TMW Radio.

L'ex calciatore ha parlato della lotta scudetto. Innanzitutto ha avvisato a tenere d'occhio il Napoli, che secondo lui è in grado di competere per il titolo. Subito dopo è passato alla Juventus, piazzandola in 'terza fila' dopo l'addio di CR7.

Il problema è che la società bianconera ha perso in un battibaleno dei punti di riferimento importanti nello spogliatoio e in campo come il fuoriclasse portoghese e Gigi Buffon. Inoltre i dirigenti non sono stati capaci di reperire sul mercato un erede del cinque volte Pallone d'oro: "Non c'è uno che può riempire l'area". Milan, Roma, Lazio e Atalanta vanno a completare la griglia delle favorite di Brambati alla conquista del tricolore.

Il procuratore ha assegnato la pole-scudetto all'Inter. Ha affermato, infatti, che all'interno della società nerazzurra c'è un dirigente che sa fare la differenza, ovvero l'amministratore delegato Beppe Marotta. Secondo Brambati, probabilmente in un primo momento l'ad nerazzurro è rimasto spiazzato dall'addio di Antonio Conte e ha provato a virare su Allegri, ma questi ormai si era già promesso alla Juventus.

La capacità di Marotta - per l'ex difensore del Torino - è stata quella di aver sistemato le problematiche economiche con le cessioni e, di conseguenza, dopo aver superato questo momento critico, i nerazzurri: "Si sono messi in pole per lo scudetto".

''La Juve aveva già parlato con Dzeko, c'era un accordo di massima a giugno''

Brambati ha avuto modo di svelare un interessante retroscena di mercato. In base alle informazioni in suo possesso, ha affermato che a giugno la Juventus aveva di fatto trovato l'accordo con Edin Dzeko affinché si trasferisse a Torino al posto di Cristiano Ronaldo.

Questi, però, in quel periodo non riusciva a trovare un'altra squadra, e così il centravanti bosniaco non ha più atteso la Vecchia Signora e ha preferito passare all'Inter.

Tornando sulla corsa scudetto, l'ex calciatore ritiene che Allegri abbia un compito arduo nel tentare di riportare in alto la Juventus. Facendo un paragone con la squadra bianconera allenata in passato da Antonio Conte, ha evidenziato come in quella formazione ci fossero dei grandi calciatori "che hanno fatto la storia del club", mentre adesso il livello sarebbe più basso.

Ha poi difeso la scelta di Cristiano Ronaldo di andare via, dicendo che lui avrebbe fatto la stessa cosa perché la formazione bianconera di questo periodo: "È più scarsa di quella che merita lui".

D'altronde, se nelle battute finali del mercato i dirigenti della società di Agnelli hanno fatto dei tentativi per Pjanic e Icardi, vuol dire che erano consapevoli che l'organico presentava delle lacune.

L'Inter quindi per Brambati è ancora davanti alla Juventus, anche perché (a differenza di Allegri) Simone Inzaghi ha trovato una base forte. Il riferimento è al lavoro fatto da Conte non solo a livello fisico, ma anche di mentalità vincente.